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Cagliari-Napoli, Bargiggia: “Mi stupirei se gli azzurri facessero tre punti”
Paolo Bargiggia è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio per parlare delle principali vicende di Serie A. Il noto giornalista si è soffermato anche su Cagliari-Napoli, partita valida per la ventiseiesima giornata di Serie A, che andrà in scena oggi alle ore 19.
Sulla Serie A in generale
"Adesso possiamo dire che almeno il campionato è interessante. Si può dire che il calcio italiano, a parte la parentesi di Euro 2020, è un po' che è in calo. Basti pensare a Inter-Liverpool. Non siamo al livello dei top club, e non parlo di Manchester City e PSG che fanno un calcio a parte 'dopato' dai grandi fondi degli stati sovrani. Quest'ultimo turno ha visto frenare addirittura Milan e poi Inter. Resta tutto aperto, anche nella lotta salvezza. Buon pareggio di Venezia e Salernitana, vedremo il Cagliari stasera che, senza giri di parole, ha fatto capire di essersi tolto delle mele marce. C'è grande attesa per il match di stasera".
Su Cagliari-Napoli di stasera
"Mi stupirei se il Napoli facesse tre punti, non perché non abbia fiducia nel Napoli sia chiaro ma ha tante assenze: Anguissa, Lobotka, Politano ecc., Osimhen non è ancora al top della forma. Chiaramente il Napoli ha un'occasione importante. Ma, se dovessi sbilanciarmi, ipotizzerei un pareggio per stasera, rimanendo in linea con i risultati delle rivali. Poi c'è da dire che Spalletti, con la qualità, sa risolvere tante situazioni complicate ma le assenze pesano. Leggevo che, praticamente metà degli infortuni del Napoli, sono di natura muscolare: parliamo di 18 su 41. E' un problema sui cui c'è da lavorare. Vecchio staff? La forza del Napoli di allora era mantenere sempre alta la tenuta fisica, con condizioni ambiente anche favorevoli rispetto al clima delle squadre del nord. Colpe di Spalletti? Non lancerei accuse. Certo, magari i carichi di lavoro vanno distribuiti in un altro modo ma, onestamente, non sto qui a dare delle colpe al tecnico".
Su Udinese-Lazio
"Voglio essere onesto. L'Udinese ha fatto molto bene i primi venti minuti: poteva andare sul 2-0 ma Makengo ha sbagliato un gol incredibile. Dopodichè i friulani hanno avuto paura e la Lazio ha trovato la chiave, paradossalmente, nell'infortunio di Pedro. Sarri ha inserito Cabral facendogli fare l'attaccante, spostando Felipe Anderson nel suo ruolo naturale e lì è stato devastante. Pareggio giusto, ma l'atteggiamento dell'Udinese non mi è piaciuto. Doveva approfittare delle assenze e della 'stanchezze europee' della Lazio. Nel finale, probabilmente, c'era un rigore su Pereira. Progetto Sarri? Non decolla ma, al momento, c'è da dire che è in linea con quello che gli hanno dato a disposizione: è al sesto posto, ha il secondo miglior attacco del campionato".
Sul pareggio della Roma contro il Verona
"Mourinho è 'scandaloso'. Ha fatto il terzo pareggio consecutivo, si è salvato con i ragazzini ma, nel finale, si è reso protagonista di una scena che non vedi neppure nei dilettanti. Nel 2022, stare lì a fare il gesto della telefonata dicendo 'ti ha mandato la Juve' è stato imbarazzante. Poi a Roma c'è un ambiente delicato. Qualcuno ha detto che i Friedkin dovrebbero mettere un freno alla intemperanze di Mourinho e, addirittura, si dice che qualche giocatore gli stia giocando contro. E' legato da un contratto importante ma, in questo momento, sta distruggendo la squadra. Ogni domenica distrugge un pezzo di qualcosa. Segue parallelamente Gasperini che, anche ieri, si è fatto riconoscere con una sceneggiata in cui, forse, poteva anche avere delle ragioni ma non puoi ogni domenica reagire così. Ne avevamo già parlato, mancano delle sanzioni vere per questi atteggiamenti".
Sul silenzio stampa dell'Atalanta e di Mourinho
"Sicuramente è una mancanza di rispetto verso la stampa ma, onestamente, lo è più verso i tifosi. Secondo me i tifosi vogliono sapere e non vi sono limiti contrattuali che costringano gli addetti ai lavori a parlare. Io devo dire che sono deluso dalla stampa giornalistica italiana. Testate importanti, per fare un click in più, trovano sempre delle attenuanti a questi atteggiamenti, come quello di Mourinho. Quando arrivi a giustificare atteggiamenti del genere, meriti davvero poco giornalisticamente".
Sulla Fiorentina e su Vlahovic
"Nel calcio moderno si arriva al risultato tramite il gioco. La Fiorentina di Italiano ne è dimostrazione per eccellenza. Lui è stato onesto nel dire che, dopo l'addio di Vlahovic, aveva paura di perdere molte reti ma poi, giocando bene, ha continuato a vincere. Allegri ora gioca con tre attaccanti rispetto a prima ma, chiaramente, i problemi del gioco restano. Allenatori strapagati come Allegri e Mourinho non valorizzano quello che hanno e spengono il gioco. Vedete Vlahovic, che è un fenomeno. È partito forte con due reti ma poi, gli avversari ti leggono e ti capiscono. Diventi prevedibile e, infatti, ora Vlahovic non segna da due match".
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