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In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto il giornalista Paolo Bargiggia: “Ribadisco quanto detto in un tweet del 29 luglio, nonché il concetto della stagione precedente: qui purtroppo ci muoviamo tutti in un circuito mediatico folle ed isterico ed antidemocratico. Parte dei tifosi ed opinionisti, pretendono che io debba avere un'opinione su un loro tesserato conforme a quello che è il pensiero di un tifoso. Rivendico la libertà di poter considerare Ancelotti un grandissimo allenatore, con un passato da far invidia a chiunque, ma secondo me è un allenatore che per quello che ha vinto e guadagnato, a fine carriera. Non vuol dire che sia finito, ma un'altra cosa che rivendico è che adesso non è che possiamo giocare alle figurine perché vince bene, meritatamente, con la squadra di Champions e quindi è il messia del calcio ed io un ubriaco. Perché litighi con i napoletani? Non lo so, dovresti chiedere a loro. Io rivendico di essere un giornalista con una testa pensante che non si adegua ad un pensiero comune. Se devo fare delle critiche, le faccio. La genesi con il Napoli non mi è favorevole e non mi interessa, ogni volta che ho qualche reazione negativa, vuol dire che sto lasciando qualcosa. Sono diventato il nemico numero 1 del Napoli quando a Studio Sport avevo detto che Higuain se ne sarebbe andato a fine stagione nel 2016, alla fine è stata la verità. La differenza è che io rispetto agli altri, l'avevo detto con qualche mese di anticipo: a volte si sbaglia, altre no. Quella volta il Napoli fece un comunicato dicendo che io scrivevo sotto dettatura di poteri forti. A parte che avrei avuto gli estremi per fare una querela a De Laurentiis. Ma io posso mai dare conto ad un corto circuito mediatico? Mi faccio una risata, più mi insultano, più esprimo le mie idee. Non capisco perché esprimo le mie idee sono un nemico di Napoli e del Napoli. Avevo fatto delle critiche a Sarri, sul suo provincialismo contro il calendario, gli orari, caldo, freddo e l'ha fatto anche alla Juve, ho detto le stesse cose. Come mai quando lo dicevo ero un nemico del Napoli? E' drammatico come pensiero culturale considerare anti-qualsiasi squadra, solo perché scrivo la mia opinione. Posizioni politiche? La politica non c'entra assolutamente nulla, non capisco che cos'hanno a che vedere. Non sono anti meridionale, quando sono anti qualcosa lo dico, non ho mai nascosto nulla. Quando ho scritto il tweet di Ancelotti, il mercato del Napoli stava prendendo una piega sbagliata, aveva delle difficoltà ad andare su giocatori che si erano prefissati come obiettivi. Il Napoli in quel periodo veniva da un avvio di stagione, abbastanza scarso. Perse l'amichevole con il Benevento e pareggiò con la Cremonese. Tweet ironico sulle difficoltà di mercato. Ancelotti ti sta smentendo? La partita con il Liverpool, per quanto eccezionale, non può cambiare un concetto di fondo. Il Napoli è competitivo, ma in quelle che ho scritto c'era un fondo di verità. Conosco amici e consulenti di Ancelotti, quando lui accettò il Napoli lo fece per un paio di motivi. Primo perché non voleva restare fuori dal giro, secondo perché non aveva trovato l'intesa con la Nazionale, terzo il figlio, genero ecc... sono sicuramente un pensiero per cui ha deciso di accettare. Sapevo che quest'estate, il figlio, non se l'era sentita di provare a guidare una squadra da solo. Non era oltraggioso nella persona di Ancelotti. Voto al mercato del Napoli? Nonostante le premesse, perché non è facile portare tutti i giocatori che vuoi, penso che alla fine sia stato un mercato ancora una volta intelligente da parte di De Laurentiis perché fatto su giocatori giovani, presi a costi contenuti, con una filosofia che frutterà, voto 6.5."
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