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(Getty Images)
Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Mancini e l'Italia dopo la disfatta di ieri, quest'oggi a Radio Punto Nuovo. A seguire le sue principali parole.
"La Nazionale in Europa ha vinto perché programmava e osava. Mancini ha portato una generazione nuova. Ad esempio Insigne, in passato escluso da Ventura. Poi Mancini ha smesso di osare, è venuta meno la programmazione. Ieri sono arrivati 4-5 giocatori in situazioni disastrose, penso a Barella, Insigne, ma lui li ha confermati perché è stato messo in una condizione di inagibilità, ovvero quasi nessun allenamento prima della sfida. Era la partita della vita. L'Italia il primo tempo non ha fatto male, ma al di là di questo Mancini si è presentato con una Nazionale non evoluta. Dopo la Turchia si dimetterà. Dovremmo interrogarci tutti su questo calcio in cui non giocano i ragazzi tra i 17 anni e i 21 anni. O cambiamo tutti insieme le condizioni di ingaggio e capiamo che la Nazionale è un interesse collettivo, oppure licenziamo i vari Mancini e Gravina cercando solo capri espiatori. Quello che è accaduto è l'effetto del processo di declino del calcio italiano. La Nazionale ne era l'eccezione, ora non lo è più. Adesso bisogna sedersi attorno a un tavolo, stabilire nuove regole sulla partecipazione dei giovani in Serie A, nuove regole di bilancio, costruire vivai, stadi, anche un racconto del calcio più moderno".
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