A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Salvatore Bagni, ex calciatore del Napoli, che ha parlato del futuro di Koulibaly e di altri temi.
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Bagni: “Napoli forte, sono preoccupato che possano andare via Zielinski e Koulibaly”
Le parole dell'ex calciatore azzurro
Bagni sul Napoli e sul futuro di Koulibaly
Le parole di Bagni:
“Io sono uno di quelli che dice che potevamo vincere, ha vinto una squadra inferiore a noi. La differenza l’ha fatta il modo di affrontare situazioni importanti e decisive. Il Milan aveva un calendario molto difficile, le ultime tre erano le più difficili e le ha vinte tutte. Il Napoli è molto più forte del Milan, il rammarico non passerà nemmeno nei prossimi mesi".
Sul futuro del Napoli
"Si dice che siamo a fine ciclo e ci rinnoveremo, speriamo vada bene. Sono preoccupato a dire che finisce un ciclo, perché penso a giocatori come Zielinski e Koulibaly che potrebbero andare via. Se cambi poco puoi andare avanti. Questa squadra si è basata su dei cardini di qualità, non di personalità, e ha avuto l’obiettivo minimo di centrare la Champions. Noi saremo così veloci da bruciare gli altri a cogliere le occasioni? Ora bisogna aspettare, sono fiducioso sull’avvenire".
Sugli ingaggi
"Il Napoli ha sempre parlato del gap degli ingaggi negli anni con la Juve, che in qualche momento può fare la differenza. Quest’anno ha vinto una squadra che ha avuto delle idee, ha avuto Maldini che è stato spettacolare perché ha sfruttato le occasioni del mercato come Tomori, Kalulu e tanti altri. Pioli non ha paura di lanciare i giovani, e la società è stata brava anche in vista del prossimo anno. Il Milan si è mosso prima: ha, praticamente, preso Botman e in difesa potrebbe riportare Kalulu a destra. Noi, per adesso, stiamo ancora aspettando. Maldini ha tantissimi meriti, vista l’esperienza e il carisma che ha è una grande figura nello spogliatoio".
Sul futuro dei calciatori
"Tra Fabian e Zielinski rinuncerei a Zielinski, ha dimostrato che quel salto in avanti non arriverà mai. Fabian è una grande mezz’ala. Io ho vissuto da direttore tecnico, dopo due mesi sono andato via perché se non ti lasciano lavorare te ne vai. Nessuno mi ha detto una parola di traverso, li avevo messi al corrente di tutto”.
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