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Sono passati poco più di 5 mesi da quel 22 aprile, quando il Napoli, grazie ad un gol di Koulibaly, sbancò l'Allianz Stadium per la prima volta nella storia e si portò ad un punto dalla Juventus, riaprendo clamorosamente la corsa scudetto, con un calendario più facile degli avversari (oltre ad una miglior condizione piscologica). Com'è andata a finire lo sappiamo tutti, e tante cose sono cambiate in questi cinque mesi. A partire dall'addio di Sarri e l'arrivo di Ancelotti e Cristiano Ronaldo, passando per i cambi tattici, nuovi moduli, amari addii e rose composte da 22 titolari (più la Juve che il Napoli). Sembra una vita fa! Quello che non è cambiato da allora è cosa vale Juventus-Napoli: è ancora "La Partita" come da anni a questa parte, e sarà ancora una volta la sfida-scudetto. Lo dice la classifica, prima contro seconda, ancora una volta. Con i partenopei che in caso di vittoria, questa volta, non arriverebbero a -1, ma affiancherebbero gli eterni rivali in classifica. La forza della squadra di Allegri è risaputa ai più: oltre alle varie polemiche per presunti favori arbitrali e squadre che si "scansano" quando affrontano i bianconeri, resta la più forte squadra d'Italia e tra le favorite, quest'anno', anche in Champions. D'altronde quando acquisti il calciatore più forte del mondo e 5 volte pallone d'oro, non può non essere così. Ma questa non è una squadra costruita ad immagine e somiglianza di Cristiano Ronaldo, anzi. Il portoghese fino qui si è messo a disposizione con umiltà di Allegri, e ha segnato "solo" 3 reti. La cooperativa del gol comprende l'intera rosa. Partito il ripudiato Higuain, proprio per far spazio a CR7, è Dybala adesso a "soffrire" un po' la concorrenza del nuovo (e ingombrante) compagno, finendo in panchina per due o tre gare di fila, trovando il primo gol stagionale solo l'altro giorno contro il Bologna. E anche per sabato la sua presenza dal 1' è in dubbio. Oltre a loro due la rosa comprende campioni dal calibro di Bernardeschi, Mandzukic, Matuidi, Pjanic, Khedira, Cuadrado, Szczesny, Bonucci, Alex Sandro. Una lista infinita di talenti, che ha fatto azzardare un pronostico così rischioso quanto spocchioso il presidente Agnelli e l'intera dirigenza bianconera, parlando apertamente di vittoria della Champions, il vero tallone d'Achille della Juve. Fino ad oggi il campo ha dato ragione a loro, visto che sono arrivate solo vittorie in tutte le competizioni: 6 in campionato, 1 in Champions League. Ma il primo vero banco di prova sarà sabato, al Napoli il compito di fermarli!
L'UOMO CHIAVE: Cristiano Ronaldo
LA PROBABILE FORMAZIONE(4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Cristiano Ronaldo, Mandzukic.
Allegri probabilmente si affiderà alla squadra che più gli ha dato garanzie fino ad oggi, e dunque, l'esclusione di Dybala sembra essere un rischio concreto. La coppia centrale sarà formata da Bonucci e Chiellini, con Mandzukic e Bernardeschi sulle fasce a sostegno di CR7. La madre di tutte le partite, atto I, sta per arrivare. Il Napoli scenderà in campo anche per fare la storia: da quando la Juventus gioca all'Allianz Stadium mai nessuna squadra è riuscita a violarlo per due volte, e nessuna squadra è mai uscita indenne per due volte di fila (record conquistabile anche con un pareggio).
Redazione - Tony Sarnataro
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