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Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio 24

Redazione

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio 24 direttamente da Los Angeles, ecco quanto evidenziato: “Sono a Los Angeles, città che è diventata la ‘Mecca’ della televisione...

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio 24 direttamente da Los Angeles, ecco quanto evidenziato:

"Sono a Los Angeles, città che è diventata la 'Mecca' della televisione mondiale più che della cinematografia: le serie televisive sono sempre più vincenti dei film ormai, sempre più straordinarie e vincenti. Italia? Mi preoccupa da parecchi anni, il problema sono gli italiani che non hanno una grossa capacità reattiva di decidere: quando manca il 50/70% dell'elettorato alle urne è molto grave. Io combatto sempre con i miei figli, disaffezionati anche loro perchè appartenenti a questa generazione. Io dico sempre: 'Il Paese è vostro, i politici ve l'hanno scippato! Fino a che voi siete fessi, quelli ballano la tarantella'.

Serie A a 20 squadre? Non è che sia in crisi, sono in crisi gli uomini che conducono le danze di un calcio, quello di Serie A che è un'industria: lo conducono ancora con la mentalità di 20-30 anni fa, che non paga più con l'Europa che ha superato di gran lunga questa visione. Nell'86 le squadre in Serie A erano 16, se fossero ancora 16 sarebbero tutti più felici e competitivi. Ritoccherei il numero di squadre con una sola retrocessione. Infront dice che porta una barca di soldi? Non è vero, dice delle bugie che vanno bene alle piccole società di calcio, non a quelle che vorrebbero un calcio competitivo: per farlo servono grossi calciatori. In estate si è fatto un mercato con tantissimi soldi, centinaia di milioni per dei calciatori, prima con delle operazioni da 40-50-60 milioni sembrava chissà cosa avessi fatto, ora è diventata una follia! Tutto ciò pone un problema al calcio italiano: adesso bisogna vendere bene il calcio italiano che è molto indietro.

Gli spagnoli hanno risanato il calcio con un a.d.: loro prendono 700 milioni per l'estero, non si capisce perchè noi ci dobbiamo accontentare di 300/400 milioni. Se De Siervo (Amministratore Delegato di Infront Italy, ndr) non è capace di guidare una Ferrari dimostrando che ha una Fiat, ha sbagliato casa: accontenta solo i piccoli club. Ci dobbiamo accontentare per il 'finanziario' delle piccole squadre. Con Amazon e tanti altri grandi player si stanno muovendo, non sappiamo fra un biennio cosa accadrà nel mondo: vendere oggi in questo modo è da stupidi, da ottusi, folli e mentecatti! Perchè dopo Bogarelli un illuminato devo avere un De Siervo che viene dalla Rai e non faceva delle grosse vendite! Serve qualcuno vicino a lui per fare delle trattative, non si possono fare trattative al di sotto del calcio spagnolo che hanno Atletico, Real e Barcellona: noi abbiamo Juve, Napoli, Inter, Milan, Roma, la Lazio, la Fiorentina, ecc.

E' chiaro che se devo pagare lo scotto di avere squadre che perdono 6-0 perchè giocano con calciatori di Serie B, è un problema che ho affrontato spesso con Tavecchio che mi risponde: 'Siete voi della Serie A che vi dovete imporre!', perchè deve mantenere il suo posto e la sua poltrona quindi ci sente e non ci sente. E tu che ci stai a fare? Vediamo anche con la Uefa come rimodulare il calcio per accontentare tutti quanti.

Il Napoli sta dicendo così non va bene? La Lega è già commissariata, ma non vuole prender coscienza. Vogliono vedere subito i soldi, questo è il problema. Quando sento parlare di Suning, dico che non può intervenire in queste trattative: è il presidente dell'Inter, che fa? Va al ribasso? Non va bene.

Gol pazzesco di Mertens, come lo descriverei? Non me l'aspettavo, ho visto questa palla entrare nell'angolo destro della porta: sono rimasto basito e incantato! L'ho gustata olfattivamente sulle papille per qualche minuto, davvero non ci credevo! Ogni tanto mi portavano un caffè con una miscela particolare di Torre Annunziata, mi son venute quasi le palpitazioni! Premio speciale per il belga? Già ci ha fatto lui un regalo a noi, è una cafonata rispondere con un altro regalo, no? (ride, ndr).

Riunione di Lega, non parteciperò? Ci saranno dei miei rappresentanti, purtroppo De Siervo è cocciuto: gli dissi di non presentar il bando per l'Italia, perchè non c'erano le condizioni in quel momento, mi disse che ero un visionario e invece quest'asta è andata malissimo. Un sacchio di chiacchiere ha fatto, ci vogliono i fatti. Noi siamo l'industria del calcio e servono i fatti".

Lei è molto scaramantico, se la sente di dire che è l'anno del Napoli? "Vedrà che a casa mia c'è proprio una teca piena di corni! A me piace farli vedere nonostante si dica che non bisogna farli vedere perchè si scaricano, e caricarli dell'invidia altrui".

REDAZIONE - Antonio De Crecchio.