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Napoli-Torino, le pagelle di TMW: Anguissa gigante, Kvaratskhelia non si ferma più

Raffaele Troiano

Napoli-Torino, le pagelle di TMW: tutti i voti assegnati ai giocatori azzurri

Ieri pomeriggio, al Diego Armando Maradona, il Napoli di Luciano Spalletti si è calato perfettamente nelle vesti di un grande Matador, battendo agevolmente il Torino. Infatti, gli azzurri hanno giganteggiato sui granata per larga parte del primo tempo, gestendo poi il vantaggio nella seconda frazione.

Proprio sulla prestazione dei partenopei, si è espresso il noto sito TuttoMercatoWeb.com, stilando dei voti su ogni singolo giocatore.

Napoli-Torino, le pagelle di TMW: Anguissa giganteggia a centrocampo

Di seguito le pagelle stilate da TuttoMercatoWeb.com:

Meret 6,5 - La sfiora sul gol, difficilmente può far di più per la distanza della conclusione di Sanabria. Mette anche la sua firma con una bella parata sul tiro a effetto di Radonjic, andando oltre la sufficienza.

Di Lorenzo 6 - Il Toro punta tanto su quel lato, specie nel secondo tempo, e a volte va in difficoltà sul pressing. Ma fa la solita gara da capitano, a dare l'esempio, costantemente presente in ambo le fasi.

Rrahmani 7 - Praticamente impeccabile. Sui tanti palloni che arrivano dalle fasce è spesso lui a metterci una pezza, di testa, in spaccata, in qualunque modo.

Kim Min-jae 7 - La cosa che stupisce è l'impatto, perché è già leader della difesa. Letture sempre perfette, dall'inizio alla fine. Combatte, prende gomitate e spallate, ma alla fine ne esce sempre vincitore. Lo chiamano 'The Monster' e lo è: un mostro della difesa.

Mario Rui 6 - Ancora un assist, il terzo stagionale, già tra i migliori della Serie A. Accoppiato male in occasione del gol del Toro, un peccato che alla fine risulta veniale. Mezzo punto in meno per questo, ma la prestazione resta.

Dal 80' Mathías Olivera s.v

Zambo Anguissa 7,5 - Un gigante a centrocampo, per come padroneggia ogni fase di gioco. Lo fermi solo con un fallo, la palla non la perde mai. Tecnica, senso tattico, fisicità, per un pomeriggio anche fiuto in zona gol e arriva la prima doppietta in azzurro. Il Napoli l'ha pagato 15 milioni: un affarone.

Lobotka 6,5 - Professore del palleggio. Ancora una volta determinante con il lavoro di pulizia, più che mai necessario contro il gioco uomo su uomo di Juric. Potrebbe partecipare ad una gara di lotta libera come ad uno spettacolo di danza classica, allo stesso modo.

Zielinski 6,5 - Subisce una miriade di interventi fallosi, perché anticipa sempre gli avversari con movimenti eleganti ed efficaci. Finissimo anche il lancio per Kvaratskhelia sul terzo gol del Napoli.

Dal 62' Ndombele 6 - Entra tutto sommato bene, partecipando alla manovra, regalando anche un po' di spettacolo con uno scambio con Elmas.

Dal 80' Elmas s.v

Politano 6,5 - Sembrava non dovesse esserci, un recupero-lampo l'ha rilanciato subito titolare. E, ancora una volta, con delle folate importanti. Corsa, in barba al problema muscolare che gli aveva fatto saltare la Nazionale. Poi tanti dribbling e l'assist per il 2-0 di Anguissa.

Dal 68' Lozano 6,5 - Entra e accelera, con la sua freschezza. Dà nuova verve, va vicino al gol. Buon impatto.

Raspadori 6,5 - Impegno tanto, te lo ritrovi anche in fase difensiva. Fa un gran lavoro, di raccordo perlopiù, creando tanto. Gli manca la finalizzazione stavolta, a differenza dell'ultima volta e di quanto fatto in Nazionale. Per il resto, spende e splende.

Dal 62' Simeone 6 - Come al solito fa a sportellate, consuma parecchie energie perché fa la guerra, viene sempre tallonato da dietro. Ma è una gara difficile, la soffre un po'.

Kvaratskhelia 7 - "Stai vicino all'uomo in giallo (l'arbitro)", è l'appunto che gli fa Spalletti. Perché uno con la sua qualità e il suo tasso di pericolosità giustamente lo vuole sempre nel fuoco dell'azione. Comunque, anche se sta sulla linea del fallo laterale, fa male lo stesso, appena ha un po' di spazio. Arriva così il quinto centro in campionato, vice-capocannoniere, come Immobile per intenderci: che impatto sulla Serie A.

Luciano Spalletti 7,5 - Basta guardare i voti di tutti i calciatori: neanche un'insufficienza. La forza di questo Napoli, bello e pratico, è quella che dice lui: il collettivo. Anche senza Osimhen, si conferma macchina da gol: altri tre, 18 in campionato, ovviamente in vetta anche a questa di classifica, oltre a quella generale. La sensazione che è che Big Lucio abbia messo su una squadra che, ormai è lecito dirlo, ha tutte le carte in regola per lo Scudetto.