A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, l'agente Luigi Lauro ha parlato di Mario Rui e Anguissa. I due calciatori stanno disputando un'ottima stagione a disposizione di mister Spalletti.
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Lauro: “Anguissa è un grande acquisto. Ho il nome giusto per un vice Mario Rui”
Le dichiarazioni del procuratore napoletano
Lauro su Mario Rui e Anguissa
“Con la mia fondazione benefica, Sportogether, che vanta un patrimonio di maglie originali e certificate dal Coni di oltre tre milioni di euro, stiamo creando un campo di calcio in Uganda. Nel prossimo weekend faremo un evento sulle Dolomiti, presentato da Luca Toni, Marco Materazzi, Andrea Barzagli e Gianluca Zambrotta, in collaborazione con la fondazione Pirmin Cares, la quale si occuperà della costruzione di una scuola, anch’essa in Uganda".
Cos’ha il Napoli di Spalletti in più rispetto al passato?
"Luciano è stato bravo a creare gruppo, facendo passare i malumori, e dando una identità di gioco, cosa che mancava. Anguissa? È un ottimo acquisto, le sue prestazioni non dipendono dal momento positivo degli azzurri. Spero che verrà riscattato: quindici milioni, per lui, mi sembrano un affare. Terzino sinistro? Credo che Mario Rui abbia bisogno di un vice, perché la stagione è lunga e ricca di impegni. Va detto che, oggigiorno, si fa fatica a trovare terzini mancini di spessore. Io continuo a dire che Tripaldelli farebbe al caso del Napoli, e quest’anno, alla Spal sta dimostrando tutto il suo valore. È intelligente e maturo, rispecchia poco la sua età. A differenza di tanti calciatori, nonostante la giovane età, ha già investito nel settore immobiliare, questo per farvi capire lo spessore dell’uomo".
Curve o "stadio teatro"?
"I tifosi non devono mai mancare allo stadio, devono essere presi in considerazione perché sono un anello fondamentale nella catena di montaggio di una squadra. Il calore degli ultrà è meraviglioso e bisogna trovare il giusto compromesso".
Cosa si può migliorare nella SSC Napoli?
"Argomento importante. Io giro molto e vi posso dire che i club più solidi hanno strutture pazzesche soprattutto per il settore giovanile. Bisogna fare di più per i ragazzi. Ultimamente ho portato un diciassettenne, ex Napoli, alla Juventus. Parlo di Saverio Domanico, difensore centrale classe 2005, già Nazionale Under15 ed Under17. Ogni ragazzo che va via da Napoli per giocare altrove, è una sconfitta per la nostra città e per la società. I campioni del futuro vanno costruiti in casa”.
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