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Angolo del tifoso – Sarebbe lecito augurarsi che il Napoli non vada mai in vantaggio?

Domenico D'Ausilio

La lettera scritta da un tifoso del Napoli dopo il pareggio degli azzurri contro l'Inter in campionato

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da un tifoso del Napolidopo il pareggio degli azzurri contro l'Inter in campionato.

L'angolo del tifoso del Napoli

"C'era una volta l'area e la porta avversaria. Queste due entità geografiche non devono essere concepite come un caso o una speranza, ma un obiettivo da perseguire al fine di ottenere la vittoria. Presidiare con il maggior numero di uomini possibile l'area e tirare il maggior numero di volte possibile nello specchio della porta. Non ci sono altri modi per vincere una sfida calcistica. Questa sera il Napoli, con una lunga, noiosa e sterile sequela di passaggi all'indietro, ha ribaltato la teoria della vittoria. È riuscita nell'impresa di pareggiare quando si poteva (e doveva) vincere, lucrando sulle amnesie, le preoccupazioni e le incertezze mostrate dall'Inter nel primo tempo. Purtroppo, come successo in ormai troppe occasioni (San Siro all'andata dopo il gol di Zielinski, Sassuolo, Salerno, Bologna, Venezia), come il Napoli passa in vantaggio smette letteralmente di giocare. Il vantaggio, per gli azzurri, è una sorta di lassativo che scioglie il corpo, la mente e le gambe. Anche stasera abbiamo dovuto assistere impotenti all'ennesima volta in cui, una volta realizzata la rete, la squadra ha deciso di mettere punto alla creazione del gioco. Chi si aspettava un Napoli aggressivo, propositivo e verticale dopo l'1-0 è rimasto ampiamente perplesso e deluso. La riprova non è tanto nel pareggio avversario, quanto nelle successive occasioni avute dall'Inter, tutte scaturite da un atteggiamento molle e passivo. Inteso al retropassaggio piuttosto che all'offensiva. L'emblema di ciò sono stati gli "zero" palloni offerti ai subentranti Mertens e Ounas, ai quali i compagni hanno negato la più misera delle giocate in avanti e una ghiotta punizione a 15 minuti dalla fine. Qualsiasi squadra di "respiro europeo" che si rispetti, avrebbe approfittato di quella munifica occasione per cercare il gol della vita. Il Napoli no. Ha talmente pasticciato all'indietro che è perfino complicato descrivere quei pochi secondi culminati nel triplice fischio. Una partita che il Napoli poteva vincere se solo si fosse ricordato del calcio costantemente offensivo mostrato in occasione della gara interna con la Lazio. E che invece ha voluto pareggiare preferendo inquadrare nel mirino Ospina e compagni di reparto".

Vincenzo Matteo