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"Come vedo Ancelotti in questa prima parte di stagione sulla panchina del Napoli? Inizialmente, parlando anche con lui, ho capito che era una situazione un po' nuova. Affrontata con sorpresa perché inizialmente Carlo non credeva di tornare in Italia, quindi ha iniziato questa avventura con grande entusiasmo. Poi, una volta in azzurro, s'è calato nella realtà e ha deciso di sposare appieno il progetto". Lo ha detto Giorgio Ciaschini, storico collaboratore di Carlo Ancelotti che ha parlato attraverso le frequenze di RMC Sport durante la trasmissione A Tutto Napoli: Ciaschini, in merito alla sfida di domani tra Napoli e Paris Saint-Germain, ha poi dichiarato: "Quando Ancelotti entra in un ambiente, prova a immedesimarsi totalmente. Un tecnico per dare il massimo deve capire i calciatori a disposizione ma anche il luogo e la realtà in cui lavora, questo è fondamentale. L'ambiente Napoli trascina di più, quindi l'ha coinvolto anche sentimentalmente".
Questo Napoli è cambiato tanto rispetto al Napoli di Sarri. "La rosa favorisce un po' la rotazione, perché ha indubbiamente qualche campione ma una serie di calciatori che si equivalgono con un livello qualitativo tendente verso l'alto. Il Napoli è stato bravo ad allestire questa rosa, anche nei cambi. La squadra è stata rinforzata in estate, Carlo è stato poi bravo a capire come il Napoli fosse diventato una macchina perfetta. Ha tenuto intatta la qualità, mettendoci del suo. Adesso vedo un Ancelotti molto tranquillo, sereno e sicuro di sé".
Lei è stato osservatore del PSG quando sulla panchina dei francesi c'era proprio Ancelotti. Ha seguito all'epoca i vari Lavezzi, Insigne, Cavani. E' possibile un ritorno del Matador in azzurro? "Questo bisogna chiederlo al club e al calciatore, dal punto di vista tecnico posso dire che Cavani rappresenta l'attaccante ideale per il Napoli. Non tanto per una questione affettiva, perché la squadra per come gioca non ha bisogno di un attaccante fisso in avanti ma di un calciatore di movimento che possa dialogare con la squadra. Cavani, in questo senso, è tra i migliori in circolazione".
Per migliorare questo Napoli, serve proprio un nuovo riferimento offensivo? "In questo momento è difficile dire se manca qualcosa. Poche settimane fa avrei detto che andava potenziato il reparto difensivo, perché Koulibaly era l'unico riferimento importante insieme ad altri elementi di valore. L'esplosione di Maksimovic ha dimostrato che il Napoli è in possesso di una rosa completa in ogni reparto. Lascio questa eventuale risposta ad Ancelotti, sa lui cosa può mancare al suo Napoli visto che ha la squadra a disposizione giorno dopo giorno".
Koulibaly è tra i migliori difensori al mondo, l'avete seguito anche ai tempi del Bayern Monaco. "Ancelotti lo sa, ne abbiamo parlato ai tempi del Bayern Monaco. Probabilmente, se Koulibaly fosse arrivato in Germania, noi saremmo ancora a lavorare in Bundesliga. Credo che sia un calciatore fondamentale per il Napoli, è l'unico calciatore che toglierei agli azzurri se fossi una formazione avversaria".
Prima del sorteggio dei gironi Champions ha detto che questo Napoli somiglia al vostro PSG. Ironia della sorte si sfidano proprio queste due formazioni. "Il Napoli ha dominato all'andata, domani sarà gara diversa perché il PSG ha recuperato Buffon e Thiago Silva. Il reparto difensivo dei francesi ha deluso nel match del Parco dei Principi, domani vedremo qualche accorgimento in più da parte di Tuchel'.
Si attende qualche novità di formazione per Ancelotti nella sfida del San Paolo? "E' difficile dirlo, ha una rosa in grado di togliere riferimenti agli avversari. In attacco credo che vedremoInsigne e Mertens con Callejon sulla fascia, in difesa mi aspetto Maksimovic schierato come terzino in grado di giocare a quattro o a tre in base alle esigenze". Tmw.
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