Dalla sala stampa di Castel Volturno Carlo Ancelotti presenta la sfida tra Napoli ed Hellas Verona, in programma domani pomeriggio al San Paolo: "Io ho sempre detto che mi trovo bene al Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo ma del ciclo che andiamo ad affrontare. Non è il caso nemmeno di commentare le parole del presidente, ma sono parole venute dal cuore anche un po' forti su certi giocatori, ma le esternazioni hanno chiarito degli aspetti dopo tante frottole. Tutti questi spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore (ride, ndr).
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Ancelotti: “In lotta per scudetto e Champions fino alla fine, Lozano è una punta centrale. Insigne? L’ho punito ma ora è tutto ok”
Dalla sala stampa di Castel Volturno Carlo Ancelotti presenta la sfida tra Napoli ed Hellas Verona, in programma domani pomeriggio al San Paolo: “Io ho sempre detto che mi trovo bene al Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio...
Ancelotti su Insigne
"Ha fatto un ottimo inizio di stagione, benissimo nel pre-campionato e a inizio stagione. Ha segnato due gol a Firenze, ha fatto tante partite di sacrificio, poi ha avuto un attimo di sbandamento che gli ho fatto notare.
Per noi è di fondamentale importanza, quando è allegro e felice dà il meglio di sé. Quando è ombroso, non riesce a tirare fuori tutte le sue capacità. Con un gesto forte come la tribuna di Genk ho voluto rimarcarlo, ma ora sta bene. La situazione è rientrata e farà bene in questo ciclo di partite
Insigne a Genk? Non si era allenato bene, non si era comportato bene e loro lo sanno: chi non si allena bene, non gioca".
Il rinnovo di Mertens e Callejon
"La questione rinnovi è una cosa nella quale non voglio entrare. Il rendimento dei due è stato ottimi eppure se ne parla da tempo, non ha inciso. La società ha fatto un'offerta, e c'è la volontà di tenerli. Poi o si dice di sì o di no a un'offerta, quindi sta ai giocatori valutare e prendere la decisione appropriata per loro. L'offerta della società è stata ponderata ed è stata fatta ai calciatori ma anche al loro entourage".
Le critiche alla squadra
"Alcune sono state esagerate, tipo sulla difesa. Ci sono stati dei livelli di gioco molto alti, abbiamo battuto i campioni d'Europa con una prestazione straordinaria. Abbiamo sempre avuto un'identità checché se ne dica. Abbiamo avuto pochi infortuni, solo Maksimovic si è fermato per problemi muscolari, rispetto alle altre squadre.
Quindi anche da quel punto di vista stiamo bene, poi bruciano tanto i punti col Cagliari e pareggi con Genk e Torino, ma ci può stare in certe circostanze. Il Torino è una squadra solida e vincere in casa altrui in Europa non è mai facile, ma siamo ancora in testa al girone. Tutto questo dramma, quindi, io e chi lavora con me non l'abbiamo visto e nemmeno la società. La serenità del presidente lo dimostra, ma sicuramente vogliamo fare meglio. Manca riuscire a mettere insieme tutta la qualità che c'è, ma è anche una questione di carattere ed è difficile cambiarlo".
Ancelotti su Lozano
"Sicuramente tutti ci aspettiamo di più, ma in pratica si è allenato con noi sei giorni. Ha bisogno di conoscere meglio noi e la squadra per ambientarsi. Infortunio? E' rientrato ieri sera, oggi tornerà. E' solo un colpo, una botta. Domani valuteremo se può andare in panchina o aspettiamo la prossima partita".
Per come lo vedo io, lo metterei punta centrale, dove ha giocato meno. So che può fare tutto, ma la qualità migliore è l'inserimento perché è più veloce e arriva prima degli altri. Chi gioca davanti, deve contare molto sull'appoggio dei compagni e i centrocampisti devono capirlo. Lozano è stato preso anche per questo, fortissimo nell'attaccare la profondità. A questo ruolo deve adattarsi lui ma anche gli altri. Per la partita di domani credo sia un problema più il fuso orario, perché ha preso solo una botta".
La gara contro l'Hellas Verona
"Ogni squadra ha le sue caratteristiche. Cambiare qualcosa in attacco non significa perdere identità ma trovare le contromisure. Il Verona difende diversamente dal Torino e quindi giocheremo in altro modo, cambiando atteggiamento.
Dobbiamo tornare a fare punti e vincere, perché in questo periodo della stagione i punti contano molto. Dobbiamo risolvere le carenze del ciclo precedente. I punti persi con Torino e Genk per poca finalizzazione c'insegnano che si può migliorare.
La squadra è consapevole dell'importanza e della difficoltà della partita. La squadra di Juric ha preso pochi gol e mostrato grande solidità e qualità di gioco, perciò sarà una partita ad alta intensità con molti duelli. E' importante essere pronti. La partita di domani non è una questione di vita o di morte, ma la possibilità di mettere tre punti in più in classifica e tritrovare continuità. La voglia di lottare per lo scudetto e per la Champions ci sarà fino alla fine.
Turnover? Chi non ha viaggiato e ha potuto lavorare qui, so che prestazione domani possono fare. Gli italiani li ho visti ieri, Lozano lo vedo oggi quindi sono calciatori da valutare, è fuori discussione".
Il clima che si respira in città
"I dati di fatto dicono che il San Paolo comincia a dare riscontri importanti, domani dovrebbe esserci una grande affluenza ed è un segnale importante e positivo. Poi soprattutto nei periodi di pausa (sono stato a Roma otto anni) c'è la tendenza ad accentuare un po' la critica, ma le chiacchiere le porta via il vento.
Il clima è sereno. Come ho detto, si può fare meglio e dobbiamo ma prendiamo tutto del primo ciclo, tutto quanto accaduto. Inutile ripetermi: prendiamo la vittoria di Liverpool, l'inserimento dei nuovi, la sconfitta col Cagliari. Da tutti mi aspetto di più, perché sono certo che non sia un'utopia ma qualcosa che si può realizzare".
Ancelotti su Milik e Younes
"Il polacco sta bene fortunatamente, perché per sfortuna non è entrato nelle rotazioni. Non è stata colpa mia, è stato fermo per un problema al retto addominale e ha perso una parte importante della stagione, anche io sono d'accordo che debba giocare di più. Certamente per noi può essere molto importante.
Younes si è allenato molto bene, ha avuto un periodo di flessione 20 giorni fa e certamente domani ha possibilità di giocare".
Corsa scudetto
"Dobbiamo fare la corsa su noi stessi, sicuramente brucia la gara di Cagliari ma la partita era stata fatta. Cinque cambi? Non è facile proporlo, ma i 18 giocatori della panchina di Champions non hanno più senso, è troppo penalizzante per un allenatore mandarne 3-4 in tribuna".
dall'inviata a Castel Volturno,
Sabrina Uccello
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