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Caro Ancelotti, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match pareggiato contro l'Atalanta.
Sul rigore e l'espulsione: "È un episodio molto semplice, credo ci sia stato un abbaglio. Credo che in questo caso sia stato il VAR a condizionare l'arbitro. Sull'espulsione avevo provato a calmare i miei e ho detto all'arbitro se non gli fosse venuto il dubbio sul rigore e mi ha cacciato. Non doveva accadere, è triste".
Sul condizionamento: "Abbiamo giocato molto bene, anche dal punto di vista fisico. Meritavamo di vincere, andava coronata la prestazione con il risultato. Questa volta non possiamo rimproverarci nulla, ci resta il rammarico di due punti persi meritati. Ci sarebbe dovuta anche essere l'espulsione di Pasalic su Callejon. O ci spiegano come funziona il VAR o ci dicono che arbitra il VAR. Qui non arbitra più l'arbitro, doveva essere un supporto ma ora non è più così. Mi sento attaccato personalmente, al di là dell'espulsione. Il quarto uomo era Doveri che mi ha espulso a Milano. È un attacco alla mia professionalità e alla società".
Su Allan: "Ha una distorsione al ginocchio, lo valuteremo domani".
Sulla preoccupazione: "Solo per la decisione, se la squadra gioca così non ci metteremo molto a riprenderci".
Su Nicchi: "Penso che prenderà le parti dell'arbitro ma resta un errore clamoroso. Non mi permetto di giudicare la personalità dell'arbitro. Questo però non è un errore dell'arbitro, è l'arbitro al VAR che ha fatto finta di non vedere".
Su strascichi del match: "Dobbiamo saper scindere le cose, restano la rabbia e la delusione ma dobbiamo ripartire dalla bella prestazione fatta. Recuperare non sarà facile, ma la squadra sta bene. Due punti in più in classifica ci avrebbero fatto comodo, ma abbiamo tempo per recuperare".
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