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Ancelotti: l’uomo della rivoluzione

Redazione

Ancelotti: l’uomo della rivoluzione

Dopo l’addio di Maurizio Sarri, la squadra del presidente De Laurentis è chiamata ad una sfida importante: confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni e, se possibile, alzare ulteriormente l’asticella. È proprio questo il compito di Carlo Ancelotti, mister di comprovata classe ed esperienza: dimostrare di essere in grado di vincere trofei anche in una piazza difficile come quella di Napoli. La convinzione del presidente è che questa squadra sia già pronta a fare il definitivo salto di qualità. La differenza dovrà farla il nuovo mister e solo il tempo potrà dirci se riuscirà nel suo intento. La speranza dei tifosi è che quest’anno gli azzurri possano finalmente tornare ad alzare un trofeo.

Il mercato degli azzurri

Il mercato del Napoli, per molti, è stato deludente. Il sogno dei tifosi era di ricongiungersi con l'ex bomber Cavani ma, sin da subito, l’operazione è apparsa estremamente complicata. Le operazioni in entrata ed in uscita sono state poche. Agli addii, su tutti, di Jorginho e Reina, la dirigenza ha risposto con gli arrivi di Verdi, Fabian Ruiz, Malcuit e dei portieri Ospina, Karnezis e Meret. I tifosi speravano nel grande colpo ma il messaggio della società è chiaro: la rosa è di grande qualità e spetterà ad Ancelotti saperla valorizzare al meglio. L’impressione delle prime uscite di campionato è che questa sia la missione principale del mister emiliano. L’obiettivo è quello di porre enfasi sul gruppo e non su i singoli. Gestire 20 giocatori invece di 13: è proprio questa la rivoluzione che è chiamato a compiere Ancelotti, accantonando il concetto di titolare inamovibile e mettere tutti in condizione di guadagnarsi un posto nell’undici di partenza.

Le ambizioni del Napoli

La convinzione di presidenza e dirigenza è che questa squadra sia pronta a vincere. Al 20 settembre, secondo le scommesse sportive, il Napoli è la principale contendente della Juventus alla vittoria dello scudetto. Il trionfo degli azzurri, infatti, è quotato a 5.50, contro l’1.50 del club bianconero. Lo scorso campionato, dopo una battaglia durata una stagione, i partenopei hanno dovuto arrendersi nelle ultime giornate. L’impressione di tutti è che la squadra sia arrivata stanca, vuoi per il doppio impegno europeo, vuoi per il rifiuto di Sarri di aderire al turn over. Sul campo, tuttavia, la squadra del mister toscano è stata sicuramente quella che ha espresso il miglior calcio dell’intera serie A, senza però riuscire a raggiungere il traguardo sperato. Quest'anno l’obiettivo dichiarato da tutti, società ed allenatore, è di migliorare il risultato della scorsa stagione. Considerando il secondo posto raggiunto l’anno passato l’ambizione del nuovo Napoli è di puntare al titolo, che manca da troppi anni. L’anno scorso, dopo il goal di Koulibaly a Torino, il sogno scudetto sembrava finalmente alla portata. Per demeriti dei partenopei e per meriti della Juve, tuttavia, è sfumato in malo modo. La speranza di tutti i tifosi è che, seppur partendo in sordina, questa stagione possa regalare loro non poche soddisfazioni.

Serie A

L' obiettivo del nuovo Napoli è di tornare a vincere e la squadra partenopea, eccezion fatta per la sconfitta contro la Sampdoria, ha iniziato la nuova stagione con il piede giusto. Seppure il gioco non sia ancora entusiasmante, sono già arrivate delle vittorie importanti contro la Lazio, la Fiorentina e, soprattutto, in rimonta contro il Milan. Una rimonta, questa, che ha dimostrato come la mentalità vincente inculcata da Ancelotti stia iniziando ad attecchire negli animi dei giocatori. La Juventus, dopo gli innesti di Cancelo, Emre Can e Cristiano Ronaldo sembra aver incrementato ulteriormente il gap nei confronti delle dirette pretendenti al titolo. L’impressione, tuttavia, è che il Napoli non abbia alcun intenzione di darsi per vinto ed è pronto a combattere sino all’ultimo partita, superando il classico ostacolo della stanchezza di fine stagione.

Champions League

L’arrivo di sir Carlo ha dato al Napoli una dimensione più europea. Nonostante negli anni passati la squadra non abbia affatto sfigurato in Champions, è sempre sembrato mancare quel quid in termini di personalità che potesse permettere agli azzurri di compiere il definitivo salto di qualità. I complimenti di Guardiola alla squadra di Sarri sono ancora nelle menti dei tifosi napoletani, così come l’infortunio di Ghoulam contro il City che ha inciso non poco sulla permanenza in europa. Grazie proprio ai risultati degli ultimi anni, ai sorteggi di Champions del 30 agosto, il Napoli è arrivato partendo dalla seconda fascia. L’urna, tuttavia, non è stata affatto benevola con il club partenopeo. Gli azzurri, infatti, nel proprio girone dovranno vedersela con il Paris Saint Germain dell’ex Cavani, con i serbi della Stella Rossa di Belgrado e con lo mina vagante Liverpool. Proprio i Reds, nonostante siano reduci dalla finale di Champions – non senza polemiche – sono stati inseriti in terza fascia e rappresentavano il vero spauracchio dei sorteggi. La fortuna, o meglio sfortuna, ha voluto che capitassero proprio nel girone degli azzurri. Nonostante il girone sia obiettivamente difficile, il discorso qualificazione non è affatto chiuso.

Anche negli anni passati il Napoli ha dimostrato di potersela giocare con chiunque e, spesso, ha sofferto in termini di personalità e di esperienza due fattori questi che potrà e dovrà fornire il mister Ancelotti, chiamato a dare prova delle proprie capacità dopo aver portato sul tetto d'Europa e del mondo le maggiori squadre del panorama degli ultimi 20 anni. Il mister emiliano è un allenatore di caratura internazionale e le 3 Champions League vinte ne sono la dimostrazione. Ai tifosi non resta che sperare che questo possa essere l’anno buono. Sognare, in fondo, non costa nulla.