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CdM – Ancelotti contro insulti e cori discriminatori: la sua è una rivoluzione culturale

Redazione

Le riflessioni sulla posizione di Ancelotti, deciso a dare un forte segnale contro gli insulti

Carlo Ancelotti ha appena cominciato la sua 'battaglia' nei confronti degli stadi affollati dai cori discriminatori e dagli insulti. E' da circa una settimana che a gran voce il tecnico del Napoli si fa sentire, invitando tutti i tifosi, a partire da quelli azzurri, a cantare soltanto per difendere i propri colori e per trasmettere energia ai propri calciatori. Basta insulti, il calcio è uno spettacolo.

L'allenatore ha promesso una reazione forte, qualora dovessero verificarsi episodi incresciosi mentre il Napoli è in campo a giocare.

A tal proposito scrive il Corriere del Mezzogiorno: "Ancelotti aveva dato un segnale forte, la sua è e vuole essere una rivoluzione culturale che, per la prima volta, non si confonde con il «vittimismo» di chi difende i propri e attacca gli altri. [...] L’intento di Ancelotti, ma anche di altri allenatori come Sarri e Mancini, è quello di dare uno scossone alle istituzioni sportive, opponendosi con fermezza agli insulti. Ancelotti chiede oggi maggiore coerenza ed efficacia, in linea con il presidente Aurelio De Laurentis, non ritenendo più sufficiente solo la multa o la chiusura di una curva".