Riparte la corsa del Napoli che batte 2 a 0 la Sampdoria a domicilio con reti del capocannoniere Osimhen e Elmas su rigore: di seguito la nostra analisi tattica del match.
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Vi spiego l’arma vincente contro la Samp, Osimhen ne trae giovamento: l’analisi tattica
Il palleggio l'arma vincente: l'analisi tattica di Samp-Napoli
Spalletti, come annunciato alla vigilia, effettua dei cambi di formazione rispetto all’Inter, inserendo Juan Jesus in coppia con Kim, Rui al posto di Olivera ed Elmas per Zielinski. Due sistemi di gioco a confronto: 1-4-3-3 per gli azzurri, 1-3-4-1-2 per i blucerchiati. Sampdoria che parte forte in pressing ultra-offensivo sulla costruzione dal basso del Napoli, utilizzando i due attaccanti, Lammers e Gabbiadini sui centrali difensivi, Verre a uomo su Lobotka e Leris e Augello pronti a salire sui terzini azzurri. Nel caso, poi, fosse stato aggirato il primo pressing, nella zona di sviluppo della squadra di Spalletti, Verre ripiegava da mezzala sinistra per un più accorto 1-5-3-2, pur mantenendo viva la vigoria in pressione sul portatore palla avversario.
Per fronteggiare queste strategia, da considerarla ormai una contrapposizione abituale di ogni avversario, il palleggio del Napoli deve “provocare” e correre veloce insieme a smarcamenti combinati tra le mezzali in sostegno e appoggio all’esterno così da svuotare un lato forte e attaccare in superiorità numerica il lato debole. In questo modo, a trarre giovamento è lo stesso Osimhen, libero di attaccare diagonalmente o frontalmente la porta, diventando inarrestabile con la sua elasticità e agonismo. Delizioso sul gol del nigeriano l’ennesimo assist di Mario Rui in un’azione che ricorda per timing e organizzazione il gol di Simeone vs Milan, anche se questo di Osimhen arriva con una zampata al volo.
L’espulsione di Rincon, indirizza ancora di più la partita secondo i dettami di gioco del Napoli che, seppur non brillantissimo, domina senza particolari patemi. Per Kvara, un’altra prestazione incolore dopo quella di San Siro. Nessun allarme, deve semplicemente ritrovare la condizione e adattarsi al trattamento all’inglese avversario.
La prossima gara sarà al Maradona contro una Juventus vecchia maniera, difesa e contropiede, con zero gol subiti nelle ultime otto. Per stanare il fortino di Allegri, Raspadori potrebbe essere il calciatore giusto per aumentare l’imprevedibilità e rifinire il gioco degli azzurri.
Bruno Conte
Mister U15 Turris
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