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ITALY: Juventus player Raffaele Ametrano before a training session on 1996 in Italy. (Photo by Juventus FC - Archive/Juventus FC via Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano, ex giocatore di Napoli e Juventus, che ha parlato della squadra di Spalletti e della Coppa d'Africa.
Le parole di Ametrano:
“A volte queste gare nascondono insidie, il periodo del Napoli è un po’ così, non è il momento migliore della stagione e anche una partita scontata può nascondere insidie. Arrivava dalla vittoria sofferta di Milano, ma non mi aspettavo la sconfitta di ieri. Ci sta, la sosta arriva nel momento giusto per riorganizzarsi e recuperare qualche giocatore.
Partenza a bomba, inizio straordinario, poi tra nazionali, coppe e infortuni un calo fisiologico. L’Inter l’ha avuto subito, il Milan uguale, l’Atalanta ha frenato. Può capitare, poi perdere insieme Anguissa, Osimhen, Koulibaly non te lo puoi permettere.
Un’occasione per rientrare nel gruppone. Dovesse perdere contro il Napoli si allontanerebbe di nuovo. Allo scontro diretto ci arriva meglio la Juve ma se il Napoli recuperasse qualche giocatore importante a Torino può giocarsela, ma non può perdere di nuovo.
A qualche mese dall’inizio del campionato, i valori delle squadre sono quelli, puoi recriminare su qualche punto ma dopo 19 partite i valori vengono fuori. L’Inter ha qualcosa in più, una rosa profonda, meno infortuni, giusto sia lì. Milan e Napoli più o meno la stessa strada e l’Atalanta sta recuperando
Spalletti? Giochi contro lo Spezia e tutto sembra più facile ma può essere che in questo momento questo è quello che i calciatori possono offrire. Giocare con tutti gli effettivi è un’altra storia.
Oggi come oggi è rischiosa anche una partita del nostro campionato. Sicuramente un momento di difficoltà e preoccupazione per tutti, la Serie B rinvia, i campionati esteri fanno fatica. Capisco le società preoccupate perché mandano in giro dei calciatori, ma capisco anche gli organizzatori della Coppa d’Africa che vogliono che la competizione si faccia. Se si organizzano non vedo il perché non possano provare a disputare questa competizione".
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