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Amauri: “Non ho mai pensato che Ancelotti al Napoli fosse uno scherzo, vi spiego”

Redazione

Amauri: "Non ho mai pensato che Ancelotti al Napoli fosse uno scherzo, vi spiego". Le parole

Ai microfoni di RMC Sport è intervenuto l'ex attaccante della Juventus e della Nazionale, Amauri. Ecco quanto detto:

È possibile uno scambio Icardi-Higuain?

"Ho letto qualcosa ma lo trovo difficile. Per Icardi sarà difficile andare dall'Inter alla Juventus. Credo che in bianconero possa arrivare un giocatore come Cavani. L'ho conosciuto quando era piccolo, ora è un super attaccante di livello mondiale. Da tempo che Cavani è un pallino della Juventus, può essere la destinazione perfetta per lui: ora aspettiamo le mosse del PSG, che potrebbe fare il colpo Ronaldo. Se cederei Higuain? Vedremo che Mondiale farà".

La Juventus ha vinto il 7° Scudetto di fila. Sono più i meriti di Allegri o i demeriti di Sarri?

"Il Napoli è arrivato senza forze nel finale di campionato, mentre la Juve, vista la rosa completa, no. I ricambi bianconeri hanno fatto la differenza".

Su Diego e la Juventus del 2009:

"Non solo Diego non ha funzionato, tutta la squadra non è andata bene. Perchè nel 2009-2010 non esisteva la Juventus. Non esisteva una società, nè un presidente. Buffon, Chiellini e Marchisio sanno che prima era un club diverso. Adesso è tutto più facile".

Che ne pensa di Balotelli?

"Ci ho giocato insieme, è un giocatore straordinario, questo è fuori discussione. Ora è un uomo, ma in passato ha avuto tanti comportamenti sbagliati, colpa di un carattere difficile. Con tutto il rispetto per il Nizza, merita di stare in una squadra più importante: in pochi hanno le sue doti tecniche".

Sull'arrivo di Ancelotti a Napoli:

"Non ho pensato che fosse uno scherzo, il mercato va così. Ancelotti ha un curriculum che parla da sè, quindi si può dire che il Napoli si è rinforzato. Ma c'è da dire che Sarri ha fatto un lavoro che non si vedeva da anni, ha fatto sognare i tifosi in maniera straordinaria".

Il Parma è tornato in A, ora tocca al Palermo...

"Sono felicissimo che il Parma sia tornato in A dopo quello che è successo. Ho sentito tanti miei amici come Lucarelli e Munari, anche alcuni tifosi che mi hanno chiamato. Vedere quello che hanno fatto in 3 anni è fantastico. Ora tiferò per il Palermo, ce la farà a tornare nella massima serie".

Rifarebbe la scelta di giocare con l'Italia?

"Sì lo rifarei. Io sono cresciuto in Italia, dove ho avuto l'opportunità della mia vita. In Brasile non mi hanno voluto, mentre l'Italia mi ha accolto a braccia aperte".

Quale allenatore è stato il più importante nella sua crescita?

"Guidolin è stato il più importante, ma anche Pillon, Ranieri, Donadoni. Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno insegnato qualcosa".