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Altobelli: “Gattuso ha dimostrato di non essere solo Ringhio. All’Inter non hanno la maglia stampata sulla pelle”
Alessandro Altobelli ha parlato ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore”, programma in onda su Radio Crc:
“Quello che stiamo vivendo è un bel campionato, con in testa la squadra che ha giocato meglio e che, da marzo, ancora non ha perso una partita. Poi seguono le squadre che danno filo da torcere ai rossoneri: la Juve, l’Inter, con una rosa davvero forte e che può fare molto di più rispetto a quanto fatto fino ad ora, ed il Napoli, con una panchina fatta di tanti titolari. Se gli azzurri avessero giocato a Torino contro la Juve avrebbe potuto anche vincere il match, portando tre punti in più a casa”.
Poi, spazio alla sfida di mercoledì:
“L’inter arriva da quattro vittorie, quindi può giocarsela bene, sia la partita che il campionato. C’è bisogno però di stare attenti sulle fasce. Mi auguro di vedere un match di spettacolo, a prescindere dal risultato. Saranno interessanti gli scontri sugli esterni: gli azzurri hanno Lozano e Insigne, i nerazzurri Hakimi sul lato debole del Napoli”.
Altobelli ha poi commentato l’approccio dei giocatori dell’Inter:
“I nerazzurri non possono incarnare lo spirito interista perché sono tutti stranieri, non sanno cosa vuol dire giocare al Meazza in San Siro; sono dei professionisti che giocano per la maglia, ma non la hanno stampata sulla pelle”.
L’intervista è poi continuata con un confronto tra Conte e Gattuso:
“Conte nella Juve e in Inghilterra ha fatto e ottenuto risultati, grazie anche alla sua esperienza; è un allenatore fatto e che sa quello che vuole. Per quanto riguarda Rino sono contento che sia riuscito a dimostrare di non essere solo un ‘Ringhio’, ma anche un validissimo mister. Quando Gattuso è arrivato, al Napoli c’erano grandissimi problemi, difficili da superare, ma è riuscito ad acquisire la fiducia della squadra. I giocatori azzurri lo rispettano moltissimo perché sanno di avere a che fare con un uomo leale. Non dimentichiamo che il Napoli ha calciatori che, una volta entrati in campo, cambiano la partita e questo è merito anche del mister”.
Che n conclusione, un paragone anche tra i due bomber del Belgio di Inter e Napoli, Lukaku e Mertens:
“Il primo oggi è uno degli attaccanti più forti al mondo. Mertens, dal canto suo, se trova il suo spazio, riesce a cambiare le partite. Nel match di domani, però, l’interista è il giocatore da temere di più”.
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