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Allan insidiato da Fabian

Redazione

Ogni mattina, a Napoli (e dintorni, cioè dove si giochi), un uomo quando si sveglia sa di dover correre: e sono tre anni che Allan Marques Loureiro stringe le stringhe e va, consapevole di dover vivere la sua vita da mediano per difendersi...

Ogni mattina, a Napoli (e dintorni, cioè dove si giochi), un uomo quando si sveglia sa di dover correre: e sono tre anni che Allan Marques Loureiro stringe le stringhe e va, consapevole di dover vivere la sua vita da mediano per difendersi il posto da chiunque, amichevolmente, gli stia al fianco e lo insidi, com’è giusto che sia. Accadrà pure quest’anno, dopo aver giocato, nell’ultima stagione, cinquanta partite, infarcite da cinque gol e da quattro assist: l’ombra di Zielinski, che sembra da spostare sul centro-sinistra, è stata dissolta con quel suo calcio robusto e articolato, tutto tackle e scatti aggressivi, che bruciano l’erba, ma il calcio non consente di oziare sulle proprie, recenti dimostrazioni e ora c’è Fabian Ruiz.

Allan è l’interditore che si è è preso la scena a colpi di generosità, il ruba palloni che non indietreggia mai, né lo farà adesso che la concorrenza resta nutrita: c’è lo spagnolo da trenta milioni di euro, c’è anche Rog e volendo rimane sempre Zielinski, utile per quella zona del campo, ma poi c’è quel senso di intoccabilità, che emerge in qualsiasi contrasto, che può spingere a fare la differenza. Perché a un Gattuso in salsa brasiliana è difficile, forse quasi impossibile, rinunciare. CdS.