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Agostinelli: “Dopo le cessioni c’era incertezza, ora Spalletti regala spettacolo”

Giovanni Montuori

Le parole dell'ex allenatore del Napoli

L’ex allenatore del Napoli, Andrea Agostinelli, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv, ed ha parlato della squadra di Spalletti. Il tecnico ha speso parole d'elogio per il mercato e per il gioco espresso.

Agostinelli sul Napoli e su Spalletti

Le parole di Agostinelli:

Nel Napoli qualcosa è cambiato, c’è una ventata d’aria nuova. Eppure, dopo le cessioni eccellenti di Koulibaly, Insigne, Mertens e Fabian c’era un po’ di incertezza. Invece, è venuto fuori uno spettacolo straordinario, grazie anche alla conferma della guida tecnica. La società ha lavorato benissimo, ha fatto acquisti mirati e merita un grande applauso. C’è da dire che anche lo scorso anno il Napoli era partito alla grande, con otto vittorie e due pareggi in campionato, tuttavia penso di poter dire che le cose siano molto diverse".

Sulle insidie

"Il Napoli è davvero forte e non deve porsi limiti. Nonostante tutto, dietro l’angolo c’è sempre l’insidia maggiore: l’euforia. Il pubblico partenopeo, comunque, mi sembra molto più maturo di un tempo: tutti ricordano il gol di Koulibaly alla Juve e quanto accaduto la settimana dopo, così come tutti ricordano cosa è successo in Napoli-Verona. Insomma, bisogna gestire l’entusiasmo e la gente di Napoli ha imparato a farlo".

Sulla Champions

"Mercoledì ero al Maradona e ho assistito ad uno spettacolo straordinario, complimenti agli azzurri che si sono già qualificati agli ottavi e, onestamente, nessuno di noi l’avrebbe mai immaginato, soprattutto con due gare d’anticipo. Fatemi dire però una cosa, spezzando una lancia in favore degli allenatori italiani: al tecnico dell’Ajax, Shroeder, dico che nel calcio esistono due fasi, non solo quella offensiva! Il Napoli in due gare ha segnato 10 gol agli olandesi, e avrebbe potuto realizzarne altrettanti in più. Ha fatto quasi più fatica a fare quattro reti alla Cremonese che non all’Ajax:segno che i tecnici italiani, bistrattati da tutti, sono i migliori".

Sull'assenza di Anguissa e l'abbondanza nella rosa

"Ndombele, comunque, è un signor giocatore e non dimentichiamo che ora è pronto anche Demme. L’abbondanza in attacco? Averne di questi dilemmi, il Napoli ha preso due attaccanti formidabili come Raspadori e Simeone, ho visto la frenesia di Osimhen, ricordiamoci anche che quando il titolare sta fuori e rientra, in lui si cerca spesso il pelo nell’uovo, ma Victor è devastante, e lo sarà ancora di più quando il Napoli dovrà difendersi".

Se l’Inter passa agli ottavi fa un favore agli azzurri?

"Certo, vero e spero che Inzaghi riesca a qualificarsi, come spero anche che il Milan ce la faccia, la Juve mi sembra invece più in difficoltà. Il Napoli deve pensare intanto al primo posto del girone ed è clamoroso che con 12 punti ancora non sia certo di questo, non pensiamo a cosa accadrà dopo. Qualcosa è cambiato, ripeto: si respira un’aria nuova e l’importante è godersi questa squadra meravigliosa, consapevoli del fatto che chi incontrerà gli azzurri non farà certo salti di gioia…”.