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UEFA, l’ex Abete: "L’Italia non può perdere un posto in Europa. Vi spiego"

Redazione

L'ex vice presidente UEFA, Giancarlo Abete, ha parlato della situazione del calcio italiano

Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, Giancarlo Abete, ex vice presidente Uefa, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul rapporto del calcio italiano con quello europeo.

"In Italia ci sono problemi strutturali. Non c'è una possibilità normativa europea per sollecitare i campionati nazionali a passare da 20 a 18 squadre, ma pure se accadesse la situazione non si modificherebbe in maniera radicale perchè le nazionali possono disporre dei giocatori solo nelle date prefissate, i club invece potrebbero ritagliarsi più spazi a livello internazionale.

Non vi è rischio che l'Italia perda un posto in Europa perchè si è deciso di garantire 4 posizioni all'Inghilterra, alla Spagna, alla Germania e all'Italia e questo serve per avere 16 squadre certe che garantiscono la torta maggiore dei diritti televisivi in Europa, insieme alla Francia. Il nostro distacco dalla Francia però, è ancora troppo netto.

De Laurentiis e l'abolizione delle competizioni? Una tesi che porta avanti da tempo, la situazione è in movimento. Sta di fatto che alcuni grandi club naturalmente cercano di valorizzare la dimensione dei ricavi crescenti, stimolando quindi un dibattito. Trovare una formula alternativa però non è facile".