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serie a
(via Getty Images )
Guido Vaciago, giornalista di Tuttosport, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per fare il punto della situazione in casa Juventus in vista del big match tra i bianconeri e il Napoli del prossimo 7 aprile. Di seguito le sue parole.
Sulla situazione in casa Juventus
"Dirigenza della Juve e Pirlo via senza quarto posto? Secondo me i dirigenti no, ma l’allenatore sì. Credo che l’allenatore senza quarto posto quasi certamente non Piverrà confermato, ma anche con il quarto posto non avrebbe la certezza di essere confermato. Sul quarto posto non si discute neanche. È la linea del Piave. Al di qua di questa linea verranno analizzate con molta attenzione, come sono state analizzate fino ad ora le partite, riconoscendo limiti e meriti".
"Paratici a scadenza? Sono tutti in scadenza quelli della dirigenza. Non mi risulta che voglia esserci aria di rivoluzione alla Juve. Va detto che le rivoluzioni alla Juve sono molto silenziose. Sono in ottimi rapporti con Marotta, non mi vergogno a dire che la notizia del suo addio mi è arrivata dalla sera alla mattina. Noi tutti i giorni cerchiamo di fare telefonate e capire l’aria che tira alla Continassa. Io Paratici, però, lo sento tranquillo. Se devo scommettere un euro scommetto sulla conferma della dirigenza".
Sull'esame farsa di Suarez
"La vicenda di Perugia? È un altro discorso".
Sulla corsa Champions
"Paura di non raggiungere la Champions in casa Juve? Un po’ c’è. Si tratta di esseri umani e ognuno elabora il pericolo in maniera differente. Dopo la partita di domenica può succedere di tutto, perché è sfuggita ogni tipo di logica e questo spaventa. Io non voglio ridimensionare l’impresa del Benevento e di Pippo Inzaghi, ma oggettivamente la partita di domenica è un suicidio da parte della Juventus.
"La possibilità di arrivare quinti è vista. L’Atalanta ha una sua qualità. Poi dovrai giocare contro Napoli e Roma. Dando il Milan per qualificato, ci sono tre-quattro squadre. Lazio, Roma, Atalanta, Napoli e Juve. Io l’Atalanta la vedo più forte delle altre tre. Sono tre squadre un po’ traballanti che non hanno la continuità per avere lo stesso sprint di quello che rimane".
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