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Inchiesta curve, l’ex capo ultras Beretta ha deciso di collaborare: i dettagli

Francesco Giovinazzo
Ora gli inquirenti possono esplorare i legami tra le tifoserie e la ‘ndrangheta

Andrea Beretta, ex capo ultrà interista, ha deciso di collaborare con gli inquirenti. Il 49enne era in carcere dal 5 settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco, esponente della cosca di ‘ndrangheta. Inizialmente, Beretta aveva scelto il silenzio, ma nelle ultime settimane ha cambiato atteggiamento. Ha iniziato a parlare con gli investigatori, offrendo informazioni utili. Questa decisione arriva dopo una serie di cambiamenti legali. Il suo avvocato, Mirko Perlino, ha rinunciato al mandato per divergenze sulla difesa. Beretta ha quindi scelto un nuovo legale e, per motivi di sicurezza, è stato trasferito in un altro carcere. Le indagini non si limitano all’omicidio Bellocco.

L'ex capo ultras Beretta ha deciso di collaborare

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Gli investigatori sono anche interessati alla morte di Vittorio Boiocchi, leader della curva nord, avvenuta nel 2022. Beretta aveva rifiutato di rispondere su questo omicidio, ma ora potrebbe finalmente fornire dettagli cruciali. La sua collaborazione potrebbe rivelare collegamenti tra le curve ultras e la criminalità organizzata.