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serie a
Ulivieri (Photo by Marco Rosi/Getty Images)
Renzo Ulivieri, presidente dell’AIAC, è stato intervistato ai microfoni di Fanpage ed ha parlato di vari temi legati al calcio e alla Serie A e in particolare anche del Napoli di Gattuso. Di seguito le sue parole.
“Superlega? Una cosa fatta male e fortunatamente è andata come doveva, era sbagliata in tutto. Non era una grande occasione e, come ho già detto, era un progetto sbagliato.
Pirlo? Un allenatore fa parte di un ambiente, dove ci sono anche i calciatori e la società. La Juventus è in un momento in cui la sua anima sta venendo a mancare dopo tante vittorie: quell’anima era composta dai Buffon, i Chiellini, i Bonucci, i Barzagli e dallo stesso Pirlo ma piano piano ci deve essere una ricostruzione e per questo ci vuole più tempo, dal punto di vista tecnico, tattico e atletico. Non so neanche se l’anno prossimo può essere già pronta da questo punto di vista. Avrebbe dovuto cambiare già alcune cose.
De Zerbi? È un giovane, ha tanto entusiasmo e ha tanto coraggio. È uno di quelli molto bravi da osservare e da cui apprendere. Ha avuto la pazienza di una carriera con esperienze fatte con gradualità e questo nella crescita graduale ti porti dietro il bagaglio delle categorie inferiori.
Inter? L’Inter non gioca male. È un errore concettuale dire questo. Conte ha visto che prendeva troppi gol all’inizio e ha consolidato la difesa. Davanti ha questi due che se rimangono in parità numerica ti fanno male. È un calcio essenziale, nel quale ci sono momenti di gioco interessanti e dettati da grande logica. La battuta sul centro estetico ci sta soprattutto se riguarda una squadra che da dieci anni non si avvicinava a questi livelli. Dire che l’Inter gioca male non è corretto.
Gattuso? Sono questioni personali e societarie. Io, ad esempio, il silenzio stampa non l’ho mai fatto e non me lo hanno mai imposto. Poi non parlavo nemmeno ma volevo essere libero di poterlo fare, perché volevo rispettare coloro che hanno dato la vita affinché tutti potessero esprimere il loro pensiero. Queste sono situazioni particolari. Dal punto di vista tecnico io credo che l’annata di Gattuso sia stata eccezionale soprattutto dal punto di vista della crescita dell’allenatore, perché lavorare in una situazione del genere lo ha formato. Lui è un ragazzo eccezionale e come tecnico è bravo, ha un gruppo di lavoro importante, e i risultati si vedono. Dal punto di vista formativo ti aiuta più un anno così che quando vinci il campionato, quando ti battono le mani, ti portano in trionfo e poi basta”.
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