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BOLOGNA, ITALY - APRIL 28: Martín Payero of Udinese Calcio celebrates after scoring the opening goal during the Serie A TIM match between Bologna FC and Udinese Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on April 28, 2024 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Martin Payero, centrocampista dell'Udinese, è intervenuto su diversi temi nel corso della trasmissione web Udinese Tonight. L'argentino aveva portato momentaneamente in vantaggio la sua squadra nella trasferta di Bologna, poi conclusasi sull'1-1.
"Sono felice di aver segnato, ma siamo arrabbiati per il risultato. Penso che la squadra stia bene, dobbiamo essere più concentrati nelle varie situazioni di gioco. Il mister ci ha dato una carica di fiducia importante, ha parlato con noi e ci ha detto che vede qualità. Dobbiamo credere nelle nostre capacità e che ci salveremo. C'è paura come ha detto il mister? Non credo sia proprio paura, bensì un po’ di sfiducia per la situazione in cui ci troviamo. Questo cambio in panchina può essere un bene per aiutarci a trovare la soluzione. Mi sento cresciuto in tutto. Quando sono arrivato al Boca Juniors ero molto piccolo, è stato un cambiamento molto grande per me. Oggi mi sento più maturo, esperto. Mi ripetevo che ero in quella situazione, con quel club, e di dare tutto. Stare lì mi ha permesso di diventare quello che sono. Firmando per l’Udinese non ho guardato solo ai miei connazionali che hanno fatto bene qui, ma mi sono informato sull’intera storia della società. Pereyra? Un amico e il nostro leader. Mi piace tanto giocare con lui, la sua carriera è ottima. Dimostra il suo carisma tanto in campo quanto fuori. Mi sento bene, ogni giorno meglio del precedente. Siamo consapevoli della situazione in cui ci troviamo. Dobbiamo giocare come sappiamo ed essere più concentrati. Dipende solo da noi. Io ci credo e il gruppo la pensa come mec’è positività".
Sui tifosi, Cannavaro e Pinzi: " I tifosi sono sempre con noi, ieri sono stati incredibili per tutta la partita. Si sentono ogni volta. Dobbiamo essere uniti, positivi. Possiamo salvarci se stiamo insieme, da soli non possiamo. Viene tutto dalla testa. In una situazione del genere vuoi fare di più ma magari ciò non giova alla squadra. Da quando sono arrivato qui il mio modo di giocare è cambiato, sono diverso rispetto a due anni fa. Mi sento comunque sempre importante perché so cosa posso dare ai compagni e voglio offrirgli il meglio di me. Cannavaro mi chiede di essere più aggressivo senza palla, mentre col pallone vuole arrivare velocemente in porta per segnare. È una leggenda del calcio, un Pallone d’oro. L’ho visto giocare in video, era troppo forte. Pinzi? E' passata solo una settimana dal suo arrivo. Sta sempre con noi, è attento a non dare troppe informazioni che non farebbero bene. Meglio poche ma buone. Adesso mi sento un giocatore più equilibrato in fase di non possesso, però mi piace correre verso la porta avversaria. La città? Udine piace tanto a me e alla mia compagna. È piccola, in una settimana hai visto tutto e tutti. Sento l’affetto dei nostri sostenitori, ma la mia mentalità mi porta sempre a voler dare di più, non mi accontento. Voglio dare tutto per i compagni, per la società, per la famiglia. Penso di poter ricambiare l’amore che i tifosi mi danno”.
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