Durante la trasmissione “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio è intervenuto il giornalista e conduttore di "Report"Sigfrido Ranucci, che ha messo in evidenza importanti rivelazioni sul ds della Lazio Tare a margine della clamorosa inchiesta raccontata ieri su Rai 3.
serie a
Ranucci (Report): “Tare è proprietario di 400 centri scommesse in Albania!”
Durante la trasmissione “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio è intervenuto il giornalista e conduttore di “Report” Sigfrido Ranucci, che ha messo in evidenza importanti rivelazioni sul ds della Lazio Tare a margine della...
Le incredibili rivelazioni su Tare
“Siamo partiti da un dossier dell’Uefa che non è mai stato pubblicato, perché generava troppo imbarazzo. I procuratori hanno mosso una cifra intorno ai due miliardi di euro, provenienti da commissioni, gestioni, compravendite dei calciatori. Nel tempo ci si sono infilati episodi di corruzione ed è arrivata la criminalità organizzata. Abbiamo ricostruito la mappa del potere dei veri signori del calcio, ovvero i procuratori dei calciatori, che evadono le tasse grazie alle sedi legali fittizie in paradisi fiscali come Malta. Inoltre, alcuni di loro si sono macchiati di gesti di violenza nei confronti dei colleghi più deboli per accaparrarsi la gestione di alcuni atleti. Abbiamo sviscerato la storia di Tare, proprietario di 400 centri scommesse in Albania e segnalato da una informativa della Guardia di Finanza".
Sulla vicenda Muriqi
"Il fratello di Tare, console albanese in Turchia, è stato protagonista del trasferimento molto oneroso di un semi sconosciuto calciatore, Vedat Muriqi, alla Lazio".
La storia di Cionci
"Abbiamo raccontato la storia di un faccendiere romano, Giuseppe Cionci, che prima raccoglieva i soldi per le campagne elettorali e poi lo abbiamo trovato nella lista degli agenti che hanno ricevuto commissioni. Quello che mi ha colpito è l’omertà che c’è in questo mondo, in alcuni casi superiore a quella che si riscontra nella malavita organizzata e la mollezza con cui intervengono gli organi sportivi. Non c’è trasparenza né tracciabilità. Si potrebbe limitare facilmente la questione dell’evasione fiscale, ma se non lo si fa è perché, evidentemente, a chi comanda va bene così. Si può dire ci sia connivenza”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA