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VERONA, ITALY - MAY 01: Riccardo Saponara of Spezia Calcio celebrates after scoring their side's first goal during the Serie A match between Hellas Verona FC and Spezia Calcio at Stadio Marcantonio Bentegodi on May 01, 2021 in Verona, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete", è intervenuto Riccardo Saponara, giocatore dello Spezia, che ha parlato della sfida col Napoli, del suo rapporto con Sarri e di Zielinski. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Sarri e il Napoli? Ci fu questo flirt, non andò in porto per varie situazioni. L'Empoli non riteneva opportuno cedermi, però Sarri fece delle avances nei miei confronti e mi mostrò grande fiducia, mi dispiacque non portare a termine quella trattativa ma fummo molto vicini. A Napoli partì con lo stesso modulo di Empoli con qualche difficoltà iniziale, poi trovò la quadra con il 4-3-3.
Empoli-Napoli 4-2? Ricordo bene, fu una serata bellissima, un risultato magnifico per concludere la stagione al meglio e con il botto, all'epoca grazie al lavoro di Sarri avevamo un gioco spumeggiante. Lui ha dato a me una grande mano nel riuscire a impormi prima in Serie B, dove ancora faticavo, poi anche in Serie A, rientrando dal Milan.
È stato un dare e avere, devo molto a Sarri, si creò un bellissimo rapporto sia umano che calcistico. Non ho mai avuto dubbi che lui potesse compiere un grande salto. È sempre stato un allenatore molto preparato, vede cose che altri non riescono a vedere sia dal punto di vista tecnico che umano. Ero sicuro che avrebbe fatto un grandissimo lavoro anche a Napoli.
Credo che lui abbia allenato squadre molto diverse tra loro, non è semplice proporre lo stesso tipo di gioco con squadre diverse e campionati diversi. É stato anzi bravissimo nel capire che all'Empoli e al Napoli poteva utilizzare un certo tipo di gioco, in maniera similare. Aveva giocatori tecnici e brevilinei. A Londra e a Torino aveva giocatori di un certo tipo, ha fatto un passo indietro e si è adattato ai giocatori che aveva a disposizione. Questa è
la capacità più importante di un allenatore.
Spezia-Napoli? Un punto sembra poco ma in questo momento della stagione per noi pesa come un macigno ma non credo che affronteremo il Napoli con meno determinazione. Nonostante il pari di Verona abbiamo bisogno di altri punti e li vogliamo fare il prima possibile. Siamo andati via da Verona con un mezzo sorriso e non rattristati ma il nostro obiettivo resta fare determinati punti, sperando che possano bastare. Al momento 34 punti non bastano, il Napoli poi è in una forma fenomenale e ha un allenatore bravissimo sia tecnicamente che a motivare la squadra. Non possiamo assolutamente permetterci di ritenerci con un piede nella salvezza.
La partita d'andata? Fa sorridere il fatto che Italiano abbia detto che era la nostra peggiore partita ma nel primo tempo se avessimo preso 2-3 gol nessuno avrebbe potuto dire nulla, non trovammo mai le misure per accorciare sui giocatori del Napoli. Gli azzurri ebbero diverse occasioni per fare gol, portammo a casa i 3 punti ma la gara fu nelle mani del Napoli. Siamo stati bravi e fortunati a non demordere ma fu una delle prestazioni più difficili del campionato. Ovviamente quando porti 3 punti via da Napoli non puoi non essere soddisfatto.
Zielinski? Quando sono arrivato a Empoli lui faceva la riserva del trequartista, all'epoca non si addiceva totalmente alle sue caratteristiche quel ruolo. Le sue qualità in allenamento però erano indiscutibili. Tanto è vero che nella stagione successiva, da mezzala, fece un campionato di altissimo livello. Lo conosco, può fare di più e sono convinto che riuscirà ancora a migliorare nel tempo. Credo che in Serie A nessuno sia più forte di lui, ha un controllo di palla incredibile. Ci sentiamo spesso, gli auguro di riuscire a rendere al 100% delle sue potenzialità.
Spesso in panchina? Nella prima parte di stagione sono rimasto a Firenze perché non si sono concatenate delle situazioni per andare in presto. La Fiorentina e io volevamo un prestito, poi però non siamo riusciti a ottenerlo. Sono stati 4 mesi particolari, anche se ho fatto sempre parte del gruppo e mi sono sempre allenato. Allo Spezia inizialmente ho avuto un fastidio muscolare e un mese e mezzo fa ho avuto un piccolo problema al piede. Non ho trovato la continuità che cercavo ma negli spezzoni di partita che ho fatto ho dato il mio contribuito. Non so se giocherò sabato, forse il mister non mi ritiene pronto per giocare dall'inizio ma darò il mio contributo".
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