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serie a
(Getty Images)
Maximo Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica, soffermandosi sul futuro dell'emittente satellitare senza i diritti TV Serie A per il prossimo triennio.
"Adesso resteremo la casa dello sport in TV, anche se non dovessimo avere i diritti per trasmettere la Serie A. E in generale Sky, con i suoi programmi e le sue produzioni, è molto più della Serie A, con un’offerta per tutte le età e tutta la famiglia. Sky uscirà da questa situazione utilizzando i 750 milioni che non abbiamo speso per i diritti della Serie A per altri scopi. Acquisto di altri diritti, non solo nel calcio, produzione di nuovi contenuti anche grazie alla piattaforma paneuropea di Sky Studios. E poi con quattro nuovi canali di entertainment con il nostro marchio. E ancora, sfruttando la prevalenza tecnologica: la nostra piattaforma Sky Q non offre una semplice aggregazione di contenuti, ma permette a chi la usa di avere nella sua pagina principale un unico palinsesto che contiene tutto ciò che gli interessa: dai canali della stessa Sky, a operatori Over the top come Amazon Prime e Netflix, a Spotify. Proprio domani (oggi per chi legge, ndr) annunceremo anche un accordo con Disney+, che sarà anch’esso su Sky Q".
"Noi siamo sempre aperti al dialogo, ovviamente. Sarà un tema che potremo affrontare dopo che l’asta sui diritti si chiuderà definitivamente. Siamo stati partner di Dazn finora e come dicevo ci aspettiamo che vengano adottati gli stessi criteri che Sky ha adottato da quando ha avuto sette partite di calcio in esclusiva. Del resto anche Tim Vision ha sulla sua piattaforma la nostra Now TV".
"Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, ne scaleremo il costo dall’abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo. Ma i nostri clienti avranno sempre il vantaggio di una tecnologia all’avanguardia e di poter gestire tutto in un unico posto anche se in giro ci sono mille app diverse".
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