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Bellinazzo: “Persa l’esclusiva della Serie A, Sky rischia grosso. Ecco il motivo”

Studio di Sky Sport

Su Radio Crc il giornalista Marco Bellinazzo ha rilasciato interessanti dichiarazioni in tema diritti tv per la Serie A e non solo. Bellinazzo sul futuro di SKY Sky ha ceduto lo scettro nella battaglia dei diritti televisivi per la Serie A. Nella...

Enrico Esposito

Su Radio Crc il giornalista Marco Bellinazzo ha rilasciato interessanti dichiarazioni in tema diritti tv per la Serie A e non solo.

Bellinazzo sul futuro di SKY

 (Getty Images)

Sky ha ceduto lo scettro nella battaglia dei diritti televisivi per la Serie A. Nella giornata di ieri è arrivata l'ufficialità: sarà Dazna trasmettere tutte le gare del nostro campionato a partire dalla prossima stagione fino al 2023-2024. Una scelta condivisa da sedici club su venti che hanno optato per un cambiamento significativo. Questa mattina nel corso della trasmissione "Arena Maradona" in onda su Radio Crc sulla vicenda è intervenuto Marco Bellinazzo. Il giornalista de "Il Sole 24 Ore" ha posto l'attenzione in particolare sul pacchetto 2, ossia delle tre gare in co-esclusiva, che è ancora da assegnare. Queste le sue parole:

L’acquisizione da parte di Dazn dei diritti televisivi in esclusiva di sette gare su 10 del campionato di Serie A dal 2021 al 2024 segna una svolta epocale. Adesso Sky rischia di perdere anche la possibilità di trasmettere le altre tre in co-esclusiva. Mediaset, su Infinity, sta contendendo a Sky le altre tre partite della Serie A, quelle non concesse in esclusiva a Dazn. Sky, che ha messo sul piatto 70 milioni, non assicura più soldi, non ce la farà. Mediaset ha rilanciato con 90 milioni, la sua proposta va almeno pareggiata. InfinityTV potrebbe quindi essere una nuova piattaforma, in pay-per-view, per completare l'offerta di Dazn.

Novità anche per la Champions League

"La partita più importante delle italiane in Champions andrà invece su Amazon Prime. DAZN sta cercando di acquisire delle frequenze anche sul vecchio digitale terrestre per coprire quelle aree grigie prive di fibra, quelle zone cittadine che non hanno internet ad alta velocità”.