Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Simy: “A Crotone mi sento in famiglia. Fantacalcio? Lo conosco, ma non mi fa impazzire”

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

L’attaccante del Crotone che sta battendo tutti i record, Simy, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Focus del suo intervento la sua avventura in terra calabrese. CLICCA QUI PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATO SUL CALCIO...

Mattia Fele

L'attaccante del Crotone che sta battendo tutti i record, Simy, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Focus del suo intervento la sua avventura in terra calabrese.

Simy: "Fantacalcio? Non mi piace poi così tanto..."

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Di seguito un estratto dell'intervista di Simy alla Gazzetta dello Sport:

La prima volta che ha calciato un pallone?

Ero piccolo piccolo, avevo forse quattro anni. Ho iniziato a giocare in casa, fuori, ovunque. In ogni momento. Volevo sempre il pallone fra i piedi. Mio padre diceva che ero malato per questo gioco. È bastato poco per far nascere la mia passione, anzi ossessione, per il calcio.

È diventato l'unico africano ad aver segnato in sei partite di fila (contro le cinque di George Weah) e il nigeriano ad aver segnato più gol in una stagione di Serie A (16 contro le 11 di Oba Oba Martins). Se tempo fa le avessero detto “un giorno sarai meglio di Weah e Oba Oba Martins”, ci avrebbe creduto?

Non so cosa dire. La verità è che tutti questi numeri fanno piacere, ma non sono mai stato una persona che pensa a queste cose. È bello sentire che hai fatto grandi numeri e battuto record di giocatori importanti, ma la mia squadra è ultima in classifica, come posso essere contento? A fine stagione farò una mia analisi personale, ma non in questo momento.

È molto legato alla sua famiglia, ma ha un legame veramente forte anche con la città di Crotone. L’affetto dei calabresi l’ha aiutata a sentire meno la nostalgia del suo luogo d’origine?

Sono legatissimo alla mia famiglia in Nigeria e mi manca tantissimo. Non vedo l’ora di tornare lì e riabbracciare tutti. Ma è anche vero che a Crotone ho trovato un’altra famiglia. Vivo in questa città da cinque anni, l’affetto che ho ricevuto qui non so spiegarlo e non c’entra niente con il calcio. Se una persona rimane nello stesso posto per tutto questo tempo, c’è un motivo. Il gesto del sindaco di dare la cittadinanza onoraria a mio figlio dopo alcuni episodi di razzismo dimostra anche questo, un legame particolare. Io, mia moglie e i miei figli siamo orgogliosi e felici di essere crotonesi. Perché è questo che siamo.

Sicuramente conosce il Fantacalcio. Forse moltissima gente lo ha acquistato come quarta punta e invece ora lei sta facendo la fortuna di quei fantallenatori. Le arriva anche l'affetto di queste persone, suppongo

Chi non conosce il Fantacalcio (ride, ndr)! La gente si diverte, anche questo fa parte del calcio ma non è una cosa che mi fa impazzire. Perché non gioco e non la sento una cosa mia, io gioco sul campo. Però sono contento che la gente si diverta, anche questo è il nostro lavoro: accontentare tutti i tifosi con risultati e prestazioni. Lavorerò per dare queste soddisfazioni anche ai miei tifosi.