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serie a
Paolo Casarin, ex arbitro, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo di Orsato e Nicchi. Di seguito le sue dichiarazioni.
Su Orsato:"Ho smesso di arbitrare qualche anno fa, questi tecnicismi sono molto diversi da quelli usati da noi. La valutazione non veniva fatta con i centesimi, l'uomo va giudicato per quello che fa, come lo fa ed in che condizioni era quando l'ha fatto. L'analisi degli arbitri tra la B e la A, va fatta in maniera più accurata: è un disastro aver separato C.A.N A e C.A.N B, come se una squadra non avesse sostituzioni, quindi si dà sicurezza ad un incapace e si tolgono speranze a chi è dietro e vorrebbe salire. Avendo a che fare con dei professionisti, gli arbitri hanno un contratto e prima di procedere ad un'eliminazione, non basta un foglio di carta firmato da persone che bisognerebbe valutare.
Bisogna essere fatto in maniera profonda, meno burocratica, deve essere il pubblico e non ci devono essere arrangiamenti all'ultimo per fare quadrare i conti. Non è così facile sbattere fuori uno, ma tra gli arbitri come nelle grandi società. La gestione di uomini che fanno gli arbitri, in questa maniera, abbandonando il più delle volte le attività, a 40 anni una volta che uno finisce ha avanti a sé 20 anni di lavoro. E' difficile trovarne uno sportivo a quel punto, la gran parte deve ricominciare da capo. Tutto questo non deve essere al chiuso di riunioni, ma fatto con chiarezza e trasparenza".
Su Nicchi: "E' stato con me 7 anni nel periodo in cui ero designatore. Era una persona che arbitrava a modo suo, non ho avuto più contatti con lui, non so l'evoluzione. Mi sembra una persona estremamente autoritaria, da ciò che so dall'esterno. I quattro mandati? Non succede da nessuna parte del mondo, non ne capisco la motivazione".
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