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serie a
Simone Inzaghi (Photo by Emilio Andreoli - Inter via Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo, il quale ha commentato gli ultimi casi "borderline" accaduti in Serie A e la lotta scudetto.
Ecco di seguito riportate le dichiarazioni:
“Credo che sia stata una semplice “querelle” quella che ha visto protagonisti il direttore generale dell’Atalanta Marino e l’opinionista di Dazn Luca Marelli. E’ comprensibile lo stato d’animo del dirigente degli orobici, che ha visto sfumare negli ultimi secondi la possibilità di vincere un incontro che poteva dire tanto in termini Champions League e comunque molti episodi, da ambo i lati, lasciano dubbi, considerato che i vari moviolisti sugli stessi hanno dimostrato di avere posizioni divergenti. Non mi permetto di entrare nel merito della vicenda, è stato uno scambio acceso di vedute, soprattutto da parte del dirigente orobico, ma reputo poco probabile un intervento della giustizia sportiva visto e considerato che non mi pare ci sia stata alcuna dichiarazione chiara e netta sulla condotta di gara della terna arbitrale.”
“L’art 61 del Codice di Giustizia Sportiva è chiaro: “Gli organi di giustizia sportiva hanno facoltà di utilizzare, quale mezzo di prova, al solo fine della irrogazione di sanzioni disciplinari nei confronti di tesserati, anche riprese televisive o altri filmati che offrano piena garanzia tecnica e documentale, qualora dimostrino che i documenti ufficiali indicano quale ammonito, espulso o allontanato un soggetto diverso dall’autore dell’infrazione. Inoltre, per le gare della Lega di Serie A e della Lega di Serie B, limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema non visti dall’arbitro o dal VAR, con la conseguenza che l'arbitro non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore federale fa pervenire al Giudice sportivo nazionale riservata segnalazione entro le ore 16:00 del giorno feriale successivo a quello della gara”. Pertanto, il giudice sportivo può utilizzare la prova TV qualora il procuratore federale ne faccia richiesta in una situazione in cui VAR ed arbitro non sono intervenuti correttamente a seguito di una condotta violenta o gravemente antisportiva o di blasfemie. Sulla base di quanto asserito bisogna valutare se la condotta di Cutrone possa essere considerata come gravemente antisportiva o meno.”
“Dopo un anno purtroppo ci ritroviamo ancora a parlare di ricorsi e di giustizia sportiva in merito ai vari rinvii causati dalle vicende Covid. Bisogna ricordare come il giudice sportivo abbia deciso di rinviare la sfida Bologna-Inter sulla base della "causa di forza maggiore" che ha colpito la squadra felsinea, pertanto un eventuale ricorso dell’Inter al Collegio di Garanzia del Coni andrebbe in qualche modo a mettere in discussione il principio normativo dell’art 55 delle Noif che in merito alla mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore cosi esplica: “le squadre che non si presentano in campo nel termine di cui all’art. 54, comma 2, sono considerate rinunciatarie alla gara con le conseguenze previste dall’art. 53(sconfitta a tavolino e punto di penalizzazione), salvo che non dimostrino la sussistenza di una causa di forza maggiore. Aspetto cruciale della questione è proprio il comma 2 del medesimo articolo che a sua volta sostiene: “la declaratoria della sussistenza della causa di forza maggiore compete al Giudice Sportivo in prima istanza e alla Corte Sportiva d’Appello in seconda e ultima istanza. In generale i tempi della giustizia sportiva sono rapidi al fine di rispettare la regolarità dei campionati in corso ovviamente in caso di ricorso dell’Inter e di mancato accoglimento, possibile rinvio dell’incontro verso aprile – maggio.”
“Per lo Scudetto vedo favorita l’Inter, i nerazzurri possono solo perdere questo campionato. Soprattutto il mese di Marzo sarà quello decisivo per l’undici di Inzaghi che se riuscirà a passare indenne le sfide consecutive con Torino, Fiorentina, Juventus e Verona avrà strada spianata verso il titolo. Ovviamente Milan e Napoli devono continuare a sperare, in particolare per i rossoneri la vera partita spartiacque sarà lo spareggio del 6 marzo al Maradona contro gli azzurri. Per quanto riguarda la compagine di Spalletti, che ha perso una grossa chance contro i nerazzurri, deve categoricamente battere il Milan e sperare in un filotto di vittorie come nel girone d’andata, anche se oltre i rossoneri, dovrà ottenere punti in trasferta con Atalanta e Lazio. Per la Juventus credo che i giochi siano finiti, difatti pur vincendo tutte le restanti 13 partite. Sarebbe già un’impresa, i bianconeri arriverebbero a quota 85 punti, che negli ultimi 10 anni solo due volte sono bastati per vittoria del campionato (il primo tricolore di Conte e l’unico di Sarri sempre alla Juventus).”
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