04:26 min

serie a

Sconcerti polemico: “Non comprendo le lamentele dei rigori dati al Var”

Edoardo Riccio

Ai microfoni di Tuttomercatoweb, Mario Sconcerti, noto giornalista sportivo, ha parlato dell'utilizzo del Var e delle polemiche suscitate da alcune sue decisioni

Quest'oggi, ai microfoni di Tuttomercatoweb, è intervenuto Mario Sconcerti, giornalista sportivo, per parlare dell'utilizzo del Var e delle polemiche scoppiate dalle decisioni decretate a durante Juve-Inter.

Sconcerti: "aperché lamentarsi del Var? Se c'è un rigore, va dato"

Di seguito le dichiarazioni del giornalista sportivo:

"Io non capisco in generale questa storia delle lamentele dei rigori dati al Var. Se un rigore c’è va dato. Purtroppo psicologicamente noi vedendo tanti interventi del Var per errore dell’arbitro ci convinciamo che questo strumento deve intervenire sempre.

Basta pensare che Real Madrid-Manchester City è stata arbitrata da un italiano e non c’è stato nemmeno un intervento del Var, non che non ci siano stati episodi".

Sulla gara di ieri tra Juventus ed Inter

"Questa fissazione di parlare di episodi non è propria del calcio ma è propria del calcio italiano. Da noi qualsiasi contatto può essere rigore ed è argomento di discussione. Se tu li vuoi vedere i rigori ne trovi dieci a partita, il contatto c’è si sta giocando a calcio.

Per quanto riguarda la Juventus penso abbia finito un ciclo e ha bisogno di essere rifondata. Ieri secondo me ha avuto sfortuna perché fino al rigore meritava di vincere. L’Inter è stata davvero troppo tempo senza tirare in porta. Poi questa sfortuna diventa una sfortuna che meriti perchè non hai il piacere di giocare che per esempio hanno i nerazzurri.

Ricordiamoci che la Juventus ha fatto qualcosa di anormale vincendo nove campionati e questo momento doveva arrivare ed è giusto che sia arrivato. La partita di ieri poi è stata decisa da secondo me il calciatore del campionato che è stato Perisic. Il croato ha sempre giocato così ma spesso era discontinuo, ora sembra aver trovato anche la continuità".