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serie a
(by Getty Images)
Mario Sconcerti, autorevole firma del Corriere della Sera, è intervenuto ieri sera a TMW Radio ed ha parlato di Lazio Torino. Focus del suo intervento il possibile ricorso del club di Cairo e la situazione generale che coinvolge il rapporto Lega-Covid19, messo sempre più in discussione dall'andamento epidemiologico altalenante degli ultimi mesi (ora curva in rialzo a causa delle "varianti", ndr). Qui di seguito un estratto della sua intervista.
Sul precedente di Juventus-Napoli:
Un unico precedente non può costituire una legge. Peraltro non se c'erano due sentenze di condanna al Napoli e una per far rigiocare la partita. La motivazione dell'ultimo disse che la condanna era stata motivata ingiustamente dalla Corte d'Appello, ovvero che il giudizio non fosse stato giusto. Nessuno è entrato nel merito dell'Asl o del patto tra calcio e Stato. Se la Lazio non si fosse presentata avrebbe avuto anche lei partita persa. Ci sono delle regole, non sono così sicuro che si ripeta lo stesso iter.
Sul rapporto tra ASL e Lega
C'è però una contraddizione in termini: la ASL rappresenta la municipalità e quindi lo Stato, ma la regola che permette alle squadre di andare a giocare è anch'essa frutto di un accordo tra calcio e Stato. C'è la firma di Spadafora, che allora era ministro. Era stato fatto per salvare il calcio, altrimenti non si sarebbe dovuto giocare a pallone. Tra l'altro i calciatori hanno fatto sacrifici enormi, sono caduti come foglie d'autunno per quanti se ne sono ammalati.
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