Aurelio Virgli, uno dei grandi amici di Maurizio Sarri, figlio dello storico attaccante della Fiorentina Beppe Virgili, detto Pecos Bill, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per parlare del possibile approdo dell’ex tecnico del Napoli alla Lazio. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Sarri, l’amico: “Lo vedo bene alla Lazio. Se ci va compro la squadra al fantacalcio”
Aurelio Virgli, uno dei grandi amici di Maurizio Sarri, figlio dello storico attaccante della Fiorentina Beppe Virgili, detto Pecos Bill, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per parlare del possibile approdo dell’ex tecnico del Napoli...
Sarri alla Lazio, l’amico parla del suo futuro
“Ho parlato poco tempo fa con Maurizio. È chiaro che ora in Italia è l'unica alterativa di grande spessore rimasta e la soluzione Lazio è a mio parere stimolante. L'anno scorso prima della pandemia il maggior pericolo per la Juve arrivava dalla Lazio e lui stesso temeva più i biancocelesti che altre. L'ossatura della squadra è buona poi dipende da come si adattano i calciatori al suo gioco ma il finalizzatore c'è, l'esperienza idem e si può pensare alla Champions...".
Ultimamente lei cosa ha detto a Sarri?
"Gli ho detto di non andare tanto lontano così posso andare a vederlo. Lo vedevo bene anche alla Roma, aveva materiale per far bene".
Il modulo diverso rispetto a questi ultimi anni della Lazio può essere un problema?
"Maurizio ha le sue idee di modulo però ho visto che tanti giocatori li ha adattati a nuovi ruoli, vedi Mertens che lui ha inventato come prima punta. Ha abilità nel vedere quel che un giocatore potrebbe dare anche in un altro ruolo. Gli ho anche detto: 'fammi sapere appena vai lì, così compro la Lazio al fantacalcio' (ride, ndr)”.
E il rapporto con Lotito come lo vede?
"Che sia un presidente di personalità si vede e si avvicina forse a De Laurentiis. Ma col carattere di Maurizio è impossibile non andare d'accordo. Non si mette in contrasto, è aziendalista e non ha mai fatto polemiche quando è andato via dal Napoli o dalla Juve. Quando vai bene poi, vai d'accordo anche col peggior presidente o col peggior dirigente".
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