Fa sempre un po’ sorridere pensare che la Juventus ha esonerato Sarri al secondo anno

La Lazio di Sarri sta volando proprio perché il tecnico ha avuto tempo di preparare la sua squadra alla stagione, con (più o meno) in rosa gli stessi elementi e con un calcio (diverso dal Napoli) sempre più identitario. È la strada che avrebbe preso la Juventus se non avesse deciso drasticamente di tagliare i ponti con l'ex Chelsea per ragioni "di spogliatoio". Non che ora il loro spogliatoio si trovi in condizioni migliori.

Fa ridere ma anche riflettere

Non si tratta di giochismo ma di identità e di progettualità. La Juve in questi anni in questi due sensi ha sbagliato tutto: si è prima snaturata ricercando di allontanarsi dal proprio DNA, poi ha tentato di ricostruire con dei giovani (Pirlo ma anche Chiesa, Kulusevski poi venduto ecc). Due volte è tornata sui suoi passi e ora ha ripreso Allegri da sedici mesi con risultati pari al nulla. Sarri invece è terzo in classifica con una Lazio che al secondo anno di sua gestione ha vinto 4 partite di fila per 4-0. Solo 5 gol subiti. Difendono attaccando, giocano il pallone da dietro ma sanno anche cos'è la verticalità. Hanno perso solo col Napoli perché gli azzurri gli sono stati superiori, hanno asfaltato l'Inter. Sono sopra alla Roma e al Milan. Di più, hanno un mordente e un senso. Per cui è ovvio che faccia sempre un po' sorridere pensare che Agnelli abbia creduto giusto non continuare con Maurizio, facendo anche spargere la voce tra i media vicini (e servi) che il gioco spumeggiante alla Juve non si sia mai visto. Dimentica il gol di Dybala contro l'Inter a Torino in pieno lockdown nel 2020. Forse non ha mai visto il gol di Higuaìn a San Siro dopo una combinazione di 5 passaggi nello stretto. Dinamiche di gioco che ora la Juventus si sogna, in onore del corto muso che è il nulla calcistico non più solo in Europa, ma pure a casa nostra.