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Sabatini: “Tutto ciò che sono diventato nel mio mestiere lo devo a Zamparini”

Giuseppe Canetti

"Mi ha insegnato il coraggio, la voglia di rischiare, l'arroganza. Sfidavo sul mercato chiunque perché avevo il suo appoggio"

Walter Sabatini, direttore sportivo della Salernitana, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per ricordare Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia scomparso nella nottata di oggi. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

Le parole di Sabatini

"Tutto ciò che sono diventato nel mio mestiere lo devo a Zamparini, che mi ha insegnato il coraggio, la voglia di rischiare, l'arroganza. Sfidavo sul mercato chiunque perché avevo il suo appoggio. Ho un ricordo eccezionale di quest'uomo e sono fortemente amareggiato. Una notizia che mi ha depresso fortemente. Parlando del Palermo non dimentichiamo Rino Foschi che è stato la storia. Ci sono molti ricordi che mi legano a Zamparini: quando ero in giro per il mondo a cercare talenti da portare a casa, quasi mi insultava esortandomi ad investire altri soldi (che erano i suoi) per centrare gli obiettivi. L'epoca di Zamparini era molto più dura. Iervolino è un imprenditore giovane, un innovatore e sarà il presidente del calcio che conterà nel futuro. Farà la sua strada perché ha chiarezza di idee, è formidabile. Ci voleva tempo per calmare Zamparini dopo una sconfitta, tutte erano uguali: non reagiva mai in maniera diversa. Era una caratteristica di un presidente fantastico. Posso solo ringraziarlo e lo farò per sempre".