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ROME, ITALY - MARCH 05: Matteo Renzi resigns as Leader of the Democratic Party (PD) during a press conference at the PD headquarters on March 5, 2018 in Rome, Italy. Provisional results in the Italian General Election see the share of the vote spread across the main parties with Five Star gaining 31.6% of the votes, Matteo Renzi's Democratic Party (DP) gaining 19.1%of the votes, Lega gaining 18.2% of the votes and Silvio Berlusconi's Forza Italia gaining 13.8% of the votes. (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)
Con l'esplosione del caso Juventus e dell'Inchiesta Prima, il calcio italiano è sprofondato nuovamente nelle polemiche e nella bufera. Presunte alterazioni di bilancio, quelle esaminate dagli inquirenti, dettate da una crisi acuita dalla pandemia, che ha gravato pesantemente sui conti delle società di calcio.
Per questa ragione, la Serie A aveva avanzato al Governo, con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in testa, una richiesta di aiuti economici per poter fronteggiare la grave crisi. A bocciare, con toni non clementi, la proposta (seppur a distanza di tempo) è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
Di seguito le dichiarazioni di Matteo Renzi riportate sul proprio profilo Twitter:
"Dare dei soldi alle società professionistiche di calcio, dopo tutte le schifezze che hanno fatto, sarebbe una vergogna. Bisognerebbe chiedere ai club di imparare a gestire il budget in modo serio. Diamo risorse ai dilettanti o a chi fa attività sul territorio, non diamo un centesimo alle società di Serie A, neanche alla Fiorentina che nemmeno li ha chiesti".
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