SuperNews ha avuto il piacere di intervistare il noto giornalista Marco Lollobrigida, che ha fatto il punto sulla Serie A, trattando alcuni temi tra cui quello dell’allenatore della Juve facendo un paragone tra Pirlo e Sarri. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Rai, Lollobrigida: “Mourinho gran colpo della Roma. Tra Sarri e Pirlo alcune analogie…”
SuperNews ha avuto il piacere di intervistare il noto giornalista Marco Lollobrigida, che ha fatto il punto sulla Serie A, trattando alcuni temi tra cui quello dell’allenatore della Juve facendo un paragone tra Pirlo e Sarri. Di seguito le sue...
Lollobrigida su Sarri e Pirlo
Marco, l’Inter ha conquistato il suo 19° tricolore grazie anche al cambio di mentalità imposto da Conte: come giudichi la lite intercorsa tra il tecnico e Lautaro?
Quello che è successo tra Conte e Lautaro Martinez è stato un qualcosa di inevitabile. In generale, i giocatori prendono male la sostituzione, se poi questa avviene dopo essere subentrato a partita in corso – come accaduto mercoledì all’argentino – è chiaro che si crei un forte nervosismo. Conte, con questo gesto, ha voluto ribadire che l’impegno deve essere sempre massimo, da parte di tutti. Per il tecnico nerazzurro non fa differenza che tu sia un giocatore affermato o una riserva: chi non si comporta secondo le sue regole viene punito. Nella circostanza, con lo scudetto ormai vinto e la partita contro la Roma in tasca, il tecnico avrebbe potuto anche soprassedere: il suo voler sempre dimostrare di non lasciare mai spazio a deroghe, che gli ha consentito di diventare un grande allenatore, alla lunga, gli si può ritorcere contro, portando i giocatori a stancarsi e rendendo complicato, come è stato nella sua carriera, restare per più di 2/3 anni su una stessa panchina.
A proposito di grandi allenatori, Mourinho tornerà in Italia, alla Roma: cosa pensi possa dare lo Special One ai giallorossi?
Mourinho alla Roma è senza dubbio un grandissimo colpo, sotto il profilo mediatico e sportivo. Il suo arrivo ha catalizzato l’attenzione di tutti, tanto che del sentitissimo derby della Capitale, in programma domani sera, non ne sta parlando praticamente nessuno. Senza dimenticare che le testate più importanti del mondo, nello stesso giorno in cui Guardiola centrava la finale di Champions League con il City, hanno dedicato titoli e aperture all’approdo di Mourinho alla Roma. A livello di campo, lo Special One porta con sé garanzie assolute e sono sicuro che otterrà risultati importanti durante i 3 anni di progetto previsti con la società. Penso si debbano fare ancora una volta i complimenti a Mourinho per avere sposato l’ennesima idea di ricostruzione: il Porto è tornato al successo grazie a lui, il Chelsea, sotto la sua guida, conquistó la prima Premier League della storia del club, l’Inter, allo stesso modo, prima di lui non vinceva una Coppa Campioni dagli anni ’60, con la TV ancora in bianco e nero. Ovunque è andato ha fatto bene, compresi il successivo ritorno al Chelsea e l’esperienza al Manchester United, dove ha conquistato un trofeo europeo nel 2017 che ai Red Devils mancava da ben 9 anni. Sono fermamente convinto che vincerà anche la sfida con la Roma ed è un gran bene per il calcio italiano che lui sia tornato in Serie A.
Passiamo al Milan e ai nodi legati al mercato: come giudichi i casi di Donnarumma e Calhanoglu e come pensi si risolveranno?
Mi sbaglierò, ma credo che Donnarumma, alla fine, resterà al Milan. Senza la qualificazione in Champions, la Juventus non si potrà permettere l’ingaggio del portiere della Nazionale che penso accetterà la proposta avanzata dei rossoneri, tutt’altro che svantaggiosa per lui, pari a 8 milioni di euro. Su Calhanoglu la questione è diversa: è certamente un buon calciatore, ma non riesce a fare quel salto di qualità che tutti si aspettano. Non so se troverà un accordo per rinnovare, ma in ogni caso non lo considererei una grandissima perdita per il Milan. Sul mercato si possono trovare buone alternative al turco.
Un’ultima battuta sulla Juventus, che sta vivendo un’annata difficile che potrebbe diventare fallimentare in caso di mancata qualificazione alla Champions League: quale pensi sia stato l’errore più grande commesso dai bianconeri in questa stagione?
L’errore più grande è stato commesso dalla dirigenza che non ha compreso che servisse una vera rivoluzione della squadra. Con il senno di poi è sicuramente più facile dare giudizi alla situazione Juventus, ma oggi non si può non pensare alle dichiarazioni di Sarri che, prima di essere mandato via, aveva detto che i bianconeri erano inallenabili. Pirlo, così come Sarri, ha un’idea di gioco propositiva e sono certo che avrà riscontrato le stesse difficoltà del collega toscano. Senza dimenticare che a centrocampo, a causa infortuni, gli è mancato un giocatore fondamentale – e a mio avviso fortissimo – come Arthur che avrebbe potuto dare tanto alla sua proposta tattica. Se a questo sommiamo un Bentancur che non è riuscito ancora a fare il salto di qualità, un Dybala che, al di là del Covid, con Ronaldo in squadra non è stato mai in grado di trovare il gol con la stessa facilità di un tempo, e un Kulusevski che, per quanto sia un ottimo giocatore, non ha dato alcun impatto alla squadra, è chiaro che fare meglio di quanto fatto fino ad oggi non sarebbe stato semplice per nessuno e in particolare per un allenatore senza esperienza come Pirlo.
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