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serie a
(Getty Images)
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Fabio Ravezzani. Il direttore di Telelombardia si è espresso sul processo plusvalenze che ha coinvolto principalmente il Napoli di De Laurentiis e la Juventus di Agnelli.
Di seguito le dichiarazioni di Fabio Ravezzani a Radio Punto Nuovo:
"Plusvalenze? In tanti ne hanno approfittato. Chi, come la Juve che ha esagerato, non si è reso conto che scherzava con il fuoco. Il gioco era un po' troppo spudorato, sono convinto che se potessero tornare indietro i bianconeri eviterebbero certe operazioni. Io sono più pragmatico e non mi interessa di nessuna squadra, quindi dico: il discorso delle plusvalenze era un artificio contabile (perché poi questi soldi li devi tirare fuori, non è una truffa) che tutti avevamo capito. Serviva a illudere di avere un bilancio migliore di quello che in realtà era. Dopodiché arriverà un avvocato che dirà "Dimostratemi che il valore di quel giocatore non era tale". Tutti tireranno fuori il nome di Bastoni o di Zaniolo, che erano stati fortemente sottostimati. Ergo, dimostratemi che non era possibile investire quando avevamo delle relazioni di questi giocatori. Alla fine se la caveranno".
"Dico di multarli, penalizzarli economicamente. Sono contento che sia venuta fuori questa cosa, spero che adesso si risanerà il problema. Però non bisogna fraintendere una cosa: i soldi delle plusvalenze venivano comunque ripianati in 3-4 anni anziché subito. Permettendo ai vari club, Napoli incluso, di pagare in 3-4 anni quanto avrebbero dovuto pagare subito. Vogliamo criminalizzarli tutti? Facciamolo, ma sono dell’idea che una sanzione amministrativa, sempre che si dimostri che si tratti di truffa, sarebbe più equa. Il processo sarà aperto, ma la giustizia non si può fare con chi occhi del tifoso ed è questo che rimprovero ai napoletani. Credo si debba trovare, laddove venisse dimostrata la fondatezza dell’accusa, una pena pecuniaria proporzionale che deve essere irrogata".
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