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Salernitana, Nicola: “Impresa come a Crotone? Pensiamo ad avere solo coraggio”

Napoli Torino

La conferenza del nuovo allenatore

Giovanni Montuori

Davide Nicola, nuovo tecnico della Salernitana, si è presentato in conferenza al fianco del presidente Iervolino e del direttore sportivo Sabatini, tracciando gli obiettivi per questi 3 mesi.

Salernitana, la conferenza di Nicola

Salernitana, Nicola: “Impresa come a Crotone? Pensiamo ad avere solo coraggio”- immagine 2

Le parole di Davide Nicola:

"Anzitutto posso dire che ho capito subito di essere in una piazza importante, c'è un amore per la Salernitana che è fuori dal comune. Ho la fortuna e il piacere di poter contare su uno staff di livello, ci sarà anche Simone Barone che sarà collaboratore stretto di campo. La guida tecnica è importante, ma da soli non si va da nessuna parte. Anche qui ho trovato professionisti validi, tutti insieme cercheremo di centrare una impresa che si chiama salvezza".

Che Salernitana ha trovato?

"Non sarebbe corretto giudicare il lavoro dei miei predecessori, ma posso dire che ho trovato un gruppo che ha predisposizione al lavoro e questo è fondamentale. C'è la consapevolezza che occorre qualcosa di diverso per ottenere il risultato. Da questo giorno e mezzo ci siamo concentrati esclusivamente sul lavoro in campo, dobbiamo capire bene cosa fare e come farlo per conquistare il massimo possibile".

Come giocherà questa squadra e quanto la situazione di Salerno somiglia a quella di Crotone?

"Non vedo analogie, ogni avventura è diversa dall'altra e non mi interessa fare paragoni con il mio passato. Penso alla Salernitana, che è la cosa più importante. La cosa più impegnativa è stata di fare un'analisi dettagliata. Puoi conoscere un calciatore, ma poi è il contatto diretto che conferma o meno determinate sensazioni. Il grande lavoro si baserà su questo, vogliamo trasmettere principi e idee di gioco sapendo che ci vuole coraggio. Non a caso il nostro motto è "Macte Animo". Occorre senso d'appartenenza, sapere che la responsabilità non è un peso ma una opportunità. Non parlerei di sfida, ma di desiderio. Sul piano tattico ho una idea molto chiara, nelle prossime conferenze ci divertiremo a parlare su questo aspetto e non è detto che non possa svelarvi la formazione, di tanto in tanto. C'è in atto un percorso di valutazione: la classifica è chiara, non abbiamo tempo ma qualcosa dovremo cambiarla".

Quali sono le sue sensazioni?

"Non posso vivere di speranze, altrimenti perderei tempo. Ho grande volontà e desiderio, sentimenti che i miei ragazzi ricambiano. C'è da fare un bel percorso, anche sul piano di espressione del gioco. La Salernitana dovrà avere requisiti imprescindibili".

La Salernitana, in un mese e mezzo, ha cambiato tutto. Presidente, direttore generale, allenatore, squadra. E oggi, per la conferenza di presentazione, vediamo Iervolino e Sabatini al tavolo con lei. Qual è l'elemento che fa capire a Nicola che l'impresa è possibile?

"La mia presenza qui oggi certifica che ci credo, la cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che questa squadra esprime da fuori. I margini di miglioramento sono importanti, ho visto le ultime partite e mi sono fatto una idea ben precisa. Sono arrivato in una società nuova, mi sono immediatamente accorto che il progetto è serio e ci sono persone competente ed affermate. Voglio assolutamente far parte di questo progetto, lavorare per la Salernitana è un onore".

Cosa ha detto come prima cosa nello spogliatoio?

"Ho fatto una premessa, dicendo loro che ci sono calciatori che conosco ed altri che avrei voluto in altre piazze. Se riusciamo ad attuare quello che ho in testa possiamo migliorare. Dire "vogliamo salvarci" è un concetto astratto, quello che conta è l'atteggiamento. Dobbiamo chiederci cosa vogliamo fare e come intendiamo farlo".

Sabato si va in campo e c'è subito Salernitana-Milan, un debutto niente male per lei e per i granata...

"Le motivazioni non devono essere superiori solo perchè affrontiamo una grande squadra, è l'idea di noi stessi che deve venire fuori a prescindere dall'avversario. Vogliamo sentirci capaci di ottenere l'obiettivo con coraggio, capacità e organizzazione. Non ho la sfera di cristallo e non so cosa otterremo, ma se crederemo ciecamente nel traguardo potremo toglierci delle soddisfazioni producendo un cambiamento. Sotto tutti i punti di vista".

Il tempo è il vero nemico della Salernitana?

"Gli scienziati dicono che il tempo sia relativo, a me tocca creare alchimia per andare in campo e mettere in pratica le nostre idee. Ci deve muovere un grande sogno nel cuore".

Che contratto ha firmato Nicola?

"Non faccio questo lavoro perchè vado in cerca di un contratto, lo dico sinceramente. Anzi, il contratto è forse un segno di agiatezza: non mi voglio adagiare, assolutamente. Mentalmente sono totalmente concentrato su questi tre mesi, il dopo mi interesserà al momento opportuno".

Su Ribery:

"Ho trovato un ragazzo che è campione anzitutto nella testa. Abbiamo tante unicità e qualità nella rosa, tirando fuori il meglio da tutti potremo toglierci delle soddisfazioni".

Per giocare un calcio aggressivo occorre avere una buona condizione fisica, alcuni degli acquisti erano fermi da tempo. Come sta atleticamente la Salernitana e qual è il suo rapporto con i fantasisti nel suo sistema di gioco?

"Per me l'espressione di gioco è subordinata alla qualità dei giocatori, ho volontà di schierare quanti più giocatori di livello possibile a patto che non abbiano solo i piedi buoni ma anche coraggio, organizzazione e carattere. Il mio intendimento è consentire alla Salernitana di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Ho delle idee, le vedrete sabato sera. Monitoriamo i dati oggettivi, ma la volontà non si può misurare con una macchinetta o un computer".

La Salernitana può giocare con la difesa a 3 e quale sarà il ruolo di Mazzocchi?

"Un calciatore bravo può ricoprire diversi ruoli. Ho una idea, non mi spaventerò se non riuscirà tutto e subito perchè non ho la bacchetta magica. Sono assolutamente curioso di vedere all'opera la Salernitana".