Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

serie a

Policano: “Al Napoli è mancata determinazione. Mertens ha parlato in buona fede”

mertens

Le parole di Roberto Policano

Sara Ghezzi

Nel corso della trasmissione '1 Football Club', programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Roberto Policano. L'ex calciatore di Napoli e Roma ha parlato delle sue due ex squadre toccando0 diversi argomenti. Tra questo il rapporto Mertens-Spalletti, il sogno degli azzurri di vincere lo scudetto sfuggito sul più bello e la possibilità per la squadra di Mourinho di vincere la Conference League.

"Al Napoli è mancata determinazione. Mertens ha parlato in buona fede", il commento di Policano

mertens napoli atalanta

Di seguito le sue parole a 1 Station Radio:

"Quante possibilità ha la Roma di vincere la Conference League? Più che altro, per i risultati e per le prestazioni che ha espresso in Conference, ci sono buone possibilità. La squadra ha grande qualità, e se ripeterà la gara dell’andata potrà arrivare tranquillamente in finale. Per me la Roma è superiore dal punto di vista tecnico al Leicester".

Sui problemi della stagione della Roma

"La Roma ha pagato il fatto di non essere molto continua nelle prestazioni. Quando ha giocato da Roma ha fatto grandi cose, dalla metà campo in su ha grande qualità, con giocatori che possono sempre creare qualcosa di pericoloso. In difesa hanno avuto qualche problema, ma la squadra ha grande qualità".

Su Sergio Oliveira

"È un giocatore che, per come gioca la Roma, può essere importante: dà geometrie. A livello di dinamismo non è molto continuo nelle due fasi, ma certamente è un calciatore classico portoghese, bravo nel possesso palla ma un po’ carente nella corsa".

Su Veretout fuori dai titolari

"Secondo me è stata una sorpresa. Lo scorso anno Veretout ha fatto una grande stagione, ricca di gol e grandi prestazioni. Il francese porta anche più ritmo rispetto ad Oliveira, ma è una scelta di Mou, lui sa cosa fare e conosce le sue scelte, avrà avuto i suoi motivi per fare questa scelta, ma certamente è stata una sorpresa".

Sulla possibilità di vedere Veretout-Anguissa al Napoli

"Si completerebbero molto bene: uno è forte nel recupero, l’altro ha qualità e visione di gioco, sicuramente sarebbe un ottimo mix".

Su Fabian Ruiz

"Parliamo di un giocatore che quest’anno ha vissuto di alti e bassi. Indubbiamente è un calciatore di grande qualità, ma potrebbe aver perso gli stimoli, anche se Napoli ti dà sempre degli stimoli".

Sulla crescita della Roma e le possibilità di vincere  qualcosa di importante in futuro

"Io credo che qualsiasi squadra dal sesto posto in su può lottare per vincere qualcosa di importante con qualche innesto. Penso che Roma, Lazio e Atalanta possano tranquillamente rientrare nel giro delle possibili candidate a vittorie importanti nella prossima stagione".

Su ciò che ha portato Mourinho alla Roma

"Mou ha dato ciò che sa dare di più. Ha creato un grande rapporto con squadra e tifosi, lui è un grande parafulmine ed ha grande personalità. Sotto l’aspetto della determinazione e dell’approccio ha dato tanto. Di meno dal punto di vista del gioco".

Su Torino-Napoli

"Credo che il Torino abbia un allenatore in grado di dare motivazioni. La mentalità della squadra è quella di dare sempre tutto, è una questione di DNA. Il Napoli deve trovare gli stimoli per fare più punti possibile, anche solo per rispetto dei tifosi, ma non ho dubbi che sarà così".

Su cosa è mancato al Napoli in ottica scudetto

"In fin dei conti ci ha provato fino alla fine, anche nei momenti più difficili, probabilmente è mancata attenzione e determinazione in alcune partite, però credo che come primo anno non sia un risultato negativo. Chiaramente c’è del rammarico".

Su Spalletti-Mertens

"Non è questione di chi ha sbagliato e chi no, lui ha solo detto che secondo lui Inter e Milan non erano così tanto più forti del Napoli, e quindi lo scudetto era alla portata. Mertens ha sempre dato tutto per questi colori, e sono parole dette in buona fede".

Sul non essere riuscito a giocare con Maradona

"È un rimpianto, tutti avrebbero voluto giocare con Maradona. Io sono stato sfortunato di un anno, ma ho comunque giocato con grandi campioni come Careca, Cannavaro, Ferrara… i calci a D10S? fanno parte del gioco, tutti hanno provato a fermarlo in questo modo perché era l’unico".