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Roma, Mourinho perde il pelo ma non il vizio: rischio squalifica per il tecnico!

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Come riportato da Calciomercato.com, l'allenatore giallorosso rischia il deferimento dopo le parole pronunciate contro l'arbitro Chiffi
Raffaele Troiano

Josè Mourinho perde il pelo ma non il vizio e torna nel mirino della giustizia sportiva. Infatti, il procuratore federale Giuseppe Chinè sta per aprire un'indagine per deferire il tecnico dopo le parole pronunciate, al termine della gara col Monza, contro l’arbitro Chiffi. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Roma, Mourinho a rischio squalifica: la Procura apre l'indagine sul tecnico

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Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, oltre all'indagine aperta su Josè Mourinho, sarà deferita anche la Roma per responsabilità oggettiva. Da tenere presente che Mourinho, dopo la vicenda di Cremona contro l’arbitro Serra, è recidivo. Per lo Special One il rischio della squalifica in vista della sfida-Champions di sabato contro l’Inter all’Olimpico è concreto. Si tratterebbe della terza volta di fila senza l'ex in panchina. Sulla vicenda non si esprime il giudice sportivo ma il tribunale federale: c’è anche l’ipotesi del patteggiamento. Nelle prossime ore, acquisiti tutti i video ed audio delle dichiarazioni, verranno eseguite le formali contestazioni a Mourinho ed alla società giallorossa a titolo di responsabilità oggettiva, prodromiche al deferimento dinanzi al Tribunale Federale Nazionale.

Di seguito le parole pronunciate dal tecnico giallorosso contro l'arbitro Chiffi: "Il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera, e ne ho incontrati tanti. Non ha avuto influenza sul risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto. La Roma non ha la forza che hanno anche altre squadre per dire che non vuole certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia...Il club deve crescere anche a questo livello. Io ho smesso di lavorare gli ultimi 20 minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso, succede sempre con lui. Sono sceso in campo con il microfono, mi sono protetto".