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serie a
Massimo Mauro
Massimo Mauro, ex giocatore del Napoli e attuale commentatore, sulle colonne di Repubblica commenta le decisioni arbitrali e del Var durante la finale di Coppa Italia vinta dall'Inter sulla Juventus.
Ecco di seguito riportato il pensiero di Mauro:
"Se il Var non scopre la simulazione di Lautaro sul rigore del 2-2, allora che ci sta a fare? Una delle più belle cose che poteva fare il Var è scoprire i furbi, ma non ne è stato capace. Non voglio che questo infici la vittoria dell'Inter, per carità: sia i nerazzurri che la Juve non hanno giocato bene dal punto di vista tecnico, anche perché tendenzialmente quando si incontrano si annullano. Ma dal punto di vista della quantità, della voglia di vincere a tutti i costi, la gara è stata godibile. Ormai purtroppo è il Var che decide i risultati: gli interisti diranno diranno che è rigore netto, gli juventini diranno che è inesistente, gli analisti onesti non potranno non dire che è simulazione. Se io ho ragione, il Var è la morte futura del calcio: il povero arbitro Valeri è andato al video convinto di confermare quello che aveva visto sul rigore di Lautaro, e non se l'è sentita di cambiare la sua decisione del campo. Se non ci fosse il Var direi 'va bene così', ma in questo caso... La controprova di quello che dico è il secondo rigore, che Valeri non dà: poi però, visto al Var, è costretto a darlo. Il rallentatore mistifica la realtà, i due rigori di stasera ne sono la prova. L'uso di questo aggeggio è cervellotico, e mi meravigliano gli uomini di calcio, telecronisti e talent che ne parlano bene. La tecnologia deve essere usata, ma per migliorare. Invece qui si peggiora costantemente".
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