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CAGLIARI, ITALY - APRIL 25: Razvan Marin of Cagliari in action during the Serie A match between Cagliari Calcio and AS Roma at Sardegna Arena on April 25, 2021 in Cagliari, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
Ai microfoni di La Nuova Sardegna, è intervenuto Razvan Marin per parlare del Cagliari, prossimo avversario del Napoli. Il calciatore rumeno, infatti, ha parlato della condizione della squadra, in vista delle ultime giornate di Serie A.
Di seguito le parole rilasciate da Marin, centrocampista del Cagliari:
Sul Cagliari
"Ringrazierò sempre Gheorghe Hagi, il mio maestro. Nell’Ajax avevo giocato poco e, quando si è prospettata la chance di Cagliari ne sono stato convinto. Anche quando le cose non andavano per il meglio ho sempre continuato a lavorare sodo: amo la mia professione, così come amo l’Italia e la città, in cui vivo con la mia fidanzata Crina. Il Bastione, le passeggiate al Poetto, gustare la cucina locale… tutte cose che adoriamo fare liberamente ma siamo costretti a soffocare a causa del Covid-19".
Su mister Semplici e sui compagni di squadra
"Il mister ci ha sempre dato positività, libertà di interpretare il gioco e incoraggiamento. Ci siamo rimboccati le maniche. I leader della squadra non sono solo Godín, Nainggolan e João Pedro, ma anche Cragno e Pavoletti. Il presidente Giulini ci è sempre vicino, spesso viene a trovarci e ci dà la carica".
Sulla sua vita privata
"Utilizzo moltissimo il computer e adoro i videogiochi. Non sono per i grandi sfizi, se voglio togliermene uno lo faccio per l’abbigliamento. Ma preferisco mettere da parte, la carriera di un calciatore è corta e bisogna pensare al futuro".
Sulla Romania, squadra della sua nazionale
"Un’emozione ogni volta che rappresento il mio Paese. Non abbiamo iniziato bene le qualificazioni mondiali però ci impegneremo al massimo, siamo capitati in un girone difficile. I migliori centrocampisti italiani sono per me Verratti e Barella".
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