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serie a
Juventus-Atalanta (Getty Images)
Luca Marelli, ex arbitro di SerieA, è intervenuto ai microfoni di Radio 24 per commentare JuventusAtalanta dal punto di vista prettamente arbitrale. Secondo l'ex fischietto i due rigori concessi alla Juventus erano più che netti, anche con il vecchio regolamento. Marelli ha spiegato la difficoltà di mettere in vigore un nuovo regolamento, dato che non ci sono state proposte sin dai mondiali di Francia '98.
Queste le parole dell'ex arbitro LucaMarelli: "Posso capire l'amarezza di Gasperini per una mancata vittoria che era meritata, ma questo tipo di contestazione per episodi così netti, non mi piace. L'episodio di De Roon era uguale a quello di Lazio-Milan. Se il braccio colpito dal pallone fosse stato il destro, allora, non sarebbe stato rigore. Il difensore si assume il rischio di avere il braccio fuori sagoma, un concetto che esisteva anche nel '94 quando ho iniziato io.
Il VAR ha aumentato il numero dei rigori, ma è normale che sia così. Questi episodi fino a qualche anno fa finivano nella moviola del lunedì, ora vengono visti in campo. La questione è cambiare il regolamento sui falli di mano e come cambiarlo. Perché io non ho ancora sentito una proposta dopo dai Mondiali di Francia '98. Se cambiamo, prepariamoci a difensori che saltano in area con le braccia larghe".
IL PENSIERO OPPOSTO DEL GIORNALISTA SCONCERTI
Il giornalista Mario Sconcerti ha affidato alle pagine del Corriere della Sera il proprio editoriale. Nella sua analisi si è soffermato su quanto accaduto in campo tra Juventus ed Atalanta. In particolare sui due rigori concessi e messi a segno da Cristiano Ronaldo. Due rigori che hanno regalato il pari ai bianconeri nella sfida contro i bergamaschi.
“Resto molto perplesso davanti a un risultato così, strappato dalla Juve con due rigori il cui concetto mi è poco comprensibile. È difficile abituarsi a una svolta del campionato ottenuta in un modo così politicamente corretto, due falli di mano in area di cui il primo assolutamente involontario e fuori per me da qualunque possibile punizione. Non c’è calcio dentro quel rigore. E se anche fossero nuove regole, non hanno nobiltà per diventare giustizia perché escludono l’arbitro, lo rendono una macchina elementare, quasi volgare. Lo trattengono dall’imbarazzo delle moviole. C’è un tocco di mano e tutti sono assolti, inutile qualunque sfumatura”.
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