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serie a
Luigi Maifredi, ex tecnico della Juventus, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Gli allenatori che allenano in Serie A sono tutti professionisti validi, io avrei potuto cambiare il calcio di allora ma la società non me lo permise, io giocavo con un idea contraria a tutti. Conte si lamenta di avere solo 16 o 18 giocatori, io ne avevo 13, con Casiraghi che si operò alle spalle e il mio regista che si infortunò più di tutti. I miei detrattori dicono sempre che io non conquistai le coppe, ma quello fu un campionato di transizione, avrei potuto cambiare ma non mi diedero tempo, me ne andai io dalla Juve perché non stavo bene li, l'avvocato Agnelli mi propose un contratto ma rifiutai, Sarri non è la punta di diamante alla Juve.
Nel calcio si dice che tutti i giocatori sono uguali, ma non è così. Per avere una grande squadra devi avere i Top e i comprimari. Ronaldo non vuole mai uscire perché è un giocatore che può farti gol pure all'ultimo secondo, mi ricordo una volta in cui volevo sostituire Baggio e mi disse di non farlo uscire perché avrebbe fatto un altro gol, a me piacciono i giocatori e gli allenatori che non si lamentano della stanchezza, non stanno andando in fabbrica alle 6 de mattino ".
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