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Llorente: “Ho fiducia in Allegri e spero di rivedere presto la Juve al top”

Llorente Benevento

Le parole del bomber alla Gazzetta dello Sport

Giovanni Montuori

Fernando Llorente, ex attaccante di Napoli e Juve, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport trattando vari temi legati alla Serie A.

Llorente sulla Serie A

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Le parole di Llorente:

"Sono di nuovo in gran forma, posso dare ancora tanto sul campo. Con tre bambini e con gli impegni di lavoro, è difficile ritagliarsi del tempo libero. Quando riesco, però, guardo ancora la Serie A".

Su Allegri

"Max con la Juventus ha fatto cose strepitose, i dirigenti lo hanno voluto per ricostruire ciò che negli ultimi anni si è perso. Quest’anno non è riuscito a sfondare, ma la società deve avere pazienza. Per tornare in vetta serve tempo: Allegri ha esperienza, conosce l’ambiente e sa come muoversi. Spero di rivedere la Juventus al top quanto prima".

Su Vlahovic

"Quando ci ho giocato contro era poco più che un ragazzino, eppure già si vedeva che aveva la qualità per diventare un top player. Deve continuare a lavorare sodo, il club ha investito tanto e ora aspetta che la fiducia sia ripagata. Superata la fase di ambientamento, potrà fare la differenza".

Su Molina

"Assolutamente sì, è pronto. Sono contento per lui, per quello che sta raccogliendo, perché è un bravo ragazzo e un professionista esemplare. Durante la mia avventura a Udine, prima partiva dalla panchina, poi è diventato titolare e alla fine è risultato indispensabile, un punto di riferimento. In pochi mesi è cresciuto tantissimo ma sono convinto possa fare ancora meglio".

Sulla rottura di Dybala

"Certe cose nel calcio succedono, a volte giocatori e club hanno idee diverse e preferiscono separarsi. Dopo sette stagioni, sarà strano vedere Paulo con un’altra maglia. Futuro all'Inter? Ai tifosi bianconeri non farebbe piacere, ma è giusto che un calciatore cerchi la soluzione migliore per sé: Dybala è un numero uno, deve trovare una squadra che gli permetta di dimostrarlo. Per quanto riguarda la Juventus, non credo che l’addio di un singolo possa fare la differenza: ai miei tempi eravamo forti perché eravamo un gruppo compatto. Negli ultimi anni, mi sembra sia mancato questo fattore".