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UDINE, ITALY - JANUARY 10: Match referee Fabrizio Pasqua gestures during the Serie A match between Udinese Calcio and SSC Napoli at Dacia Arena on January 10, 2021 in Udine, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Fabrizio Pasqua, ex arbitro di Serie A, ha intentato una causa di lavoro alla FIGC. Lo stesso ex direttore di gara è intervenuto al programma Le Iene, in un servizio che andrà in onda questa sera in cui il programma fornirà nuove dichiarazioni dell’arbitro anonimo che ha parlato di storture del sistema arbitrale italiano.
"È un atto pubblico quindi sì, non posso negarlo. Ritengo che il nostro contratto lavorativo, che è un Co.co.co., non abbiamo nessuna, tra virgolette, tutela, ma soltanto obblighi. Diciamo che ci sono più obblighi che doveri, tra cui quello dell’allenamento, quello di fare le gare senza poter rifiutare, perché comunque il rifiuto non è una cosa ammessa e quindi è uno dei tanti motivi. Se io sono obbligato a fare allenamento, ci sono delle presenze, se sono obbligato a farlo credo che non sia più libero professionista. Altri obblighi? Quello dei raduni, a cui non potevi mancare. Quello di viaggiare, di prendere i voli che ci prendevano loro, di mangiare nello stesso posto, di dormire negli stessi luoghi".
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