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LE AVVERSARIE – C’è l’Inter, perché il Napoli deve temere i nerazzurri: punti di forza e debolezze

LE AVVERSARIE – C’è l’Inter, perché il Napoli deve temere i nerazzurri: punti di forza e debolezze

La squadra di Antonio Conte tornerà in campo dopo un lungo stop ed affronterà subito il Napoli, che l'aveva sconfitta a San Siro nella gara d'andata.

Mattia Fele

Alla fine di uno stop interminabile un'insperata ripresa. Boccata d'aria per chi vive il calcio e per chi di calcio vive. A scontrarsi al San Paolo per la Coppa Italia saranno azzurri e nerazzurri, tra mille interrogativi e qualche novità. Ci sarà da divertirsi.

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LE AVVERSARIE – C’è l’Inter, perché il Napoli deve temere i nerazzurri: punti di forza e debolezze

Dopo qualche anno in sordina, Milano nerazzurra è tornata alla ribalta. A favorirne l’ingresso sui grandi palchi il tesseramento di un allenatore dalla voglia feroce, un vincente che imprime un marchio importante alle squadre che allena. Antonio Conte è arrivato all’Inter per dimostrare ancora una volta la sua competenza e la sua personalità. Risultato: un’Inter che lotta (e lotterà ancora) per lo Scudetto, 16 vittorie in 25 gare, seconda miglior difesa del campionato. E pure non è mancato qualche scivolone, magari dovuto ad una rosa da ampliare e a qualche schema ancora da mandare a memoria. Ma resta impressa nella mente di tutti l’immagine del primo tempo al Camp Nou in Champions League: un’Inter compatta, fisica e tecnica, che ha retto e dominato il Barcellona. Partita emblema della potenzialità del calcio di Conte, nonostante la sconfitta amara per 2-1 in rimonta.

Inter-rotta

 MILAN, ITALY - FEBRUARY 12: FC Internazionale coach Antonio Conte

La squadra di Conte nel 2020 ha rallentato un po’, complice la grande stagione della Lazio ma anche qualche acciacco di troppo e della stanchezza nervosa generale. L’allenatore ha sempre provato a tenere i suoi sull’attenti, ma la sensazione era che l’Inter si stesse allontanando dalla vetta. Allo scoppio della pandemia da Covid-19 si sceglie di giocare lo stesso a Torino contro la Juventus, dove l’Inter perde (ancora per 2-1) al termine di una sfida giocata non benissimo. Piovono critiche sui nerazzurri. Il lockdown che ne è scaturito ha poi calmato gli animi, o ha fatto sì che ci si focalizzasse per un po’ su qualcosa di più rilevante. Menti come quelle di Conte e Marotta, però, non dormono mai: subito pensiero al mercato, emerge la necessità di un attaccante per ricoprire l’eventuale partenza di Lautaro o per alternargli un valido sostituto. Dritti su Mertens, poi su Cavani, ora su Morata. La dirigenza nerazzurra ha le idee chiare.

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 Lautaro Martinez of FC Internazionale vies with Lorenzo Insigne of SSC Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and FC Internazionale

Ora per Antonio Conte e i suoi arriva il momento di tirare le somme. La squadra nerazzurra ha affrontato due volte il Napoli in questo campionato: la prima volta al San Paolo, contro una squadra ancora reduce da uno sbando completo che tentava di ritrovarsi, di riscoprirsi. Una squadra troppo sfilacciata che ha lasciato praterie a giocatori come Lautaru e Lukaku che l’hanno prontamente punita. Verrebbe quasi da non considerarla per le condizioni psico-fisiche troppo differenti in cui versavano le due squadre, eppure Gattuso a partire da quell’esperienza riuscì con il suo Napoli ad imbrigliare l’Inter nel secondo scontro, quello a San Siro valido per l’andata delle semifinali di Coppa Italia, vinto per 1-0 e prequel di ciò che gusteremo sabato prossimo.

L'ultima parola al pallone

(Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Quanto al campo, Conte sta pensando ad una variante tattica interessante, ovvero di inserire tra le linee un giocatore come Eriksen, in un 3-4-2-1 che darebbe non poco fastidio al Napoli. Il danese agirebbe alle spalle di Demme per intenderci, in quello spazio tra centrocampo e difesa avversaria. Questo perché quando Eriksen subentrò a fine gara a San Siro il Napoli andò molto in difficoltà: il giocatore ex Tottenham forniva molte più fonti di gioco e qualità nel tiro da fuori. Con Godin e Vecino out, è molto probabile che venga chiamato in causa Bastoni, mentre a centrocampo vedremo un duo equilibrato: Brozovic-Barella. Da non dimenticare poi ancora un altro elemento: una squadra come il Napoli con un 4-3-3 che si racchiude molto in zona palla potrebbe soffrire molto i cambi di gioco sugli esterni. Conte lo sa e per questo motivo molto probabilmente opterà per l’inserimento di due che spingono molto, come Candreva e Young. Il pericolo potrebbe giungere soprattutto da sinistra, con cross sul secondo palo che potrebbero mettere in difficoltà Mario Rui. Attenzione poi alla pressione alta ordinata degli uomini di Conte, preparati ad indirizzare la costruzione bassa del Napoli per imbrigliarla.

Di Mattia Fele 

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